Home » Strage migranti in mare a Roccella, Logiacco (Cigl): Cordoglio non basta, necessario cambiare politiche sull’immigrazione”

Strage migranti in mare a Roccella, Logiacco (Cigl): Cordoglio non basta, necessario cambiare politiche sull’immigrazione”

La Segretaria Cigl Calabria, Logiacco, dopo l'ennesimo neufragio a Roccella, chiede un cambio delle politiche sull'immigrazione

di Sebastiano Plutino

Netta presa di posizione della Segretaria Confederale Cgil Calabria Celeste Logiacco, in riferimento all’ennesimo naufragio avvenuto ieri, di una barca a vela migranti, su cui viaggiavano migranti, a Roccella, che finora conta 60 dispersi, tra cui 26 bambini, un morto ed 11 feriti, chiede un urgente e radicale cambio delle politiche migratorie, aggiungendo che il semplice cordoglio non basta.

“L’ennesimo naufragio, a circa 120 miglia a largo della nostra costa, richiama nuovamente alla responsabilità di affrontare diversamente il tema dell’immigrazione. Non è possibile affrontare il fenomeno migratorio con logiche di sovranità nazionale o di sicurezza”.afferma la Segretaria Confederale, Celeste Logiacco

“Occorre ripartire dal valore della vita umana e dalle condizioni di chi fugge dai loro paesi. Se c’è una emergenza, soprattutto dopo il Decreto Cutro, è quella di contrastare un sistema che non funziona perché inefficace e non rispettoso della vita e della dignità delle persone: obiettivi questi che riguardano l’Italia e l’intero quadro europeo e senza i quali tutto si consuma solo nel cordoglio per l’ennesimo drammatico naufragio”, continua la Segretaria Logiacco

“Ancora una volta chiediamo politiche eque ed efficaci sull’immigrazione e sul diritto di asilo, canali legali di ingresso e corridoi umanitari. Chiediamo l’abolizione della legge Bossi-Fini, l’abbandono delle politiche di esternalizzazione e dei loro scellerati risultati, garanzie d’accesso alla procedura di asilo, all’accoglienza, quella dei calabresi, quella del modello Riace, di Camini, Acquaformosa, in cui abbiamo creduto da subito e che abbiamo sempre sostenuto. Tutto questo perché sappiamo bene che le misure attuali non rispondono al bisogno di protezione internazionale. Non si può affrontare il tema dell’immigrazione come una mera questione di emergenza nazionale e di propaganda politica, non si possono negare i diritti fondamentali in capo ad ogni persona, in primis il diritto alla vita”, conclude la Segretaria Logiacco

 

Potrebbe interessarti: