Ritorna il Premio Muse versione 2024. Un riconoscimento che da 24 anni viene ritirato da volti e personalità importanti del panorama nazionale e non solo e che coincide con l’inizio della programmazione invernale ed estiva della nota associazione culturale calabrese.
Si aprirà domenica 30 giugno, alle ore 21, la stagione culturale del Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse” di Reggio Calabria, inaugurazione che è occasione per l’assegnazione dell’importante “Premio” che ha visto negli anni come testimonial Rosanna Cancellieri – conduttrice Rai, Michele Gaudiomonte – stilista, Emilia Costantini – capo servizio cultura del Corriere della Sera, Alda D’Eusanio – conduttrice televisiva, Fioretta Mari – attrice, Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona – mecenate, Beatrice Feo Filangeri – nobile normanna, Micaela – cantante, S. E. Mons. Milito – vice presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Cesare Mulè – storico, Anton Giulio Grande – stilista, Odette Nicoletti – costumista – Tonino Raffa – giornalista Rai, Anna Maria Galgano presidente Fondazione Rodolfo Valentino, Franco Pascale – presidente Fondazione Leoncavallo, Mons. Liberto – già direttore del Coro Pontificio, Antonio Marziale – presidente Osservatorio sui Minori, Giacomo Battaglia – attore, Famiglia Spadafora – orafi, Gigi Misefari – attore, Marinetta Saglio – fotografa, Vivien Hewitt – regista e costumista, Lella Golfo – presidente della Fondazione Marisa Bellissario, Giuseppe Garufi – presidente nazionale Adisco, Piera Levi Montalcini – presidente Associazione Montalcini.
L’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” per questa nuova edizione del Premio e dunque dei Notturni Muse 2024 ha pensato di creare ben tre eventi per il noto riconoscimento. Il primo vedrà la consegna a Carmen Lasorella giornalista. Cresciuta a Potenza, è figlia di Salvatore, avvocato ed ex partigiano, e Angela, farmacista. Ha un fratello minore, Giacomo, docente universitario e presidente dell’AGCOM. Muove i primi passi nel mondo del giornalismo all’età di quattordici anni, scrivendo per La Gazzetta del Mezzogiorno. Dopo aver frequentato il liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza, si laurea con il massimo dei voti in giurisprudenza alla “Sapienza” di Roma con una tesi sul diritto all’informazione e la diffusione radiotelevisiva in Italia e all’estero. Nella capitale collabora con il quotidiano il Globo e le agenzie Radiocor e ANSA, oltre a lavorare, per un certo periodo, come procuratore legale. Esordisce in Rai nel 1979, con un servizio dedicato al Premio Letterario Basilicata, e le viene affidata la presentazione del Tg3. Nel 1980 debutta come conduttrice radiofonica su Radio anch’io, sostituendo Gianni Bisiach per una settimana. Nel 1984 passa alla conduzione del Tg2, mansione che manterrà per più di un decennio. Prima giornalista italiana a ricoprire il ruolo di inviata di guerra per la televisione, diventa particolarmente nota per i suoi reportage in Africa, Medio ed Estremo Oriente. Il suo primo servizio riguarda l’Operazione Golfo 1 nel 1987, sul finire del conflitto tra Iran e Iraq. Segue altri eventi nel Corno d’Africa come la caduta del regime di Menghistu in Etiopia e i conflitti in Gibuti e Somalia, dove realizza l’ultima intervista al dittatore Siad Barre. Nel 1995 sopravvive ad un agguato a Mogadiscio teso da un gruppo di mercenari. Rimane ferita mentre il collega Marcello Palmisano e dieci uomini della scorta perdono la vita. Sequestrata dai mercenari, viene poi rilasciata. Le circostanze sono ancora poco chiare, una tesi sostiene che lei e la sua troupe sarebbero stati coinvolti per errore in uno scontro tra multinazionali per il controllo delle banane somale. Nel luglio del 1996 viene nominata responsabile delle relazioni esterne della Rai e assistente del consiglio di amministrazione e del presidente, con la qualifica di vicedirettore. É conduttrice di programmi su Rai 1 e Rai 2, come il quiz a tema politico Politistrojka (1990) e il talk show Cliché (1996), oltre ad aver realizzato e condotto speciali come I laghi del sangue (1996), sulla crisi dei Grandi Laghi in Africa; Il sogno di Abramo (1997), sui conflitti in Medio Oriente; La sfida di Hong Kong (1997), sul ritorno della colonia britannica alla Cina. Dal luglio 1999 al giugno 2003 è responsabile e corrispondente della sede Rai di Berlino, con competenza sui paesi dell’Europa dell’est. Nel 2008 pubblica Verde e zafferano, a voce alta per la Birmania, libro sulla rivoluzione birmana con un’intervista a Aung San Suu Kyi. Da maggio 2008 all’ottobre 2012 è direttrice generale ed editoriale di San Marino RTV. Il 24 aprile 2013 diventa presidente di RaiNet, fino alla sua chiusura nell’anno successivo. Nel 2015 è narratrice della quinta puntata di Techetechete’. Alle Muse racconterà del suo primo romanzo “Vera. E gli schiavi del terzo millennio” ambientato in un’era tecnologica che può diventare nemica e al tempo stesso alleata del genere umano, dove si intrecciano costantemente le vite dei suoi personaggi appartenenti a generazioni differenti. Vera, attivista per i diritti umani, è la protagonista di questo romanzo. Tenace, perseverante e risoluta, al momento della stesura del romanzo è da circa un paio d’anni alla guida di un consorzio che fa parte di una grossa organizzazione internazionale che lavora a favore dei migranti. La trama dell’opera si dipana tra vicende private, minacce e attacchi informatici, attraverso cui la protagonista riesce a trovare la forza e l’energia per lottare contro la criminalità. È proprio grazie alla sua costante battaglia che nel corso della storia, Vera incontra nuovi amici e nuovi nemici, scopre nuovi talenti ed entra in contatto con storie di vita vissuta. La protagonista combatte per contrastare le attività criminali che dilagano a scapito di chi è costretto a migrare. Sono i migranti gli schiavi del terzo millennio, una umanità vulnerabile, invisibile e senza diritti.
Il secondo appuntamento sarà il 7 luglio sempre alle ore 21 quando al Cortile delle Muse di via San Giuseppe, ritorna il già Premio Muse Regina Schrecker per la premiazione del Concorso dal titolo “Regina Schrecker: Students in Pop Art” rivolto agli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria ed agli alunni di tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado. Mondo della scuola della città metropolitana così sarà presente per constatare la forza creativa delle nuove generazioni attraverso le indicazioni di una donna che è icona di stile nel mondo. Venerdi 26 luglio sempre alle ore 21 la premiata sarà Ilaria Grillini giornalista professionista dal 1999. Dal 1991 è stata in Fininvest alla produzione del Tg5 e successivamente, da giornalista, in Mediaset. In Rai dal 2000, ha realizzato interviste, dirette, servizi, legati all’attualità, alla moda e al costume nella trasmissione “La vita in diretta”, collaborando poi a diversi programmi. Insieme alle colleghe Paola Pisa e Roberta Petronio ha scritto il libro Romane (2013). Per l’occasione parlerà alle Muse del suo libro “Elisabetta la Regina italiana” poiché quella dei Windsor è di certo una tra le famiglie regnanti che nel corso degli anni ha fatto parlare di sé. Da quando Edoardo VIII rinunciò al regno per sposare la bella americana Wallis Simpson, fino ad arrivare ai nostri giorni e a tutti i pettegolezzi che girano intorno al principe Harry e a sua moglie Meghan Markle. Ilaria Grillini, giornalista esperta in materia di teste coronate di tutta Europa, in questo libro ricostruisce il privilegiato rapporto che tutti gli esponenti del casato reale inglese hanno intrattenuto con l’Italia, grazie anche alle testimonianze delle persone – nobili, politici e rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e gente comune – che hanno avuto il piacere di incontrarli. Non solo Elisabetta II e il principe Filippo, ma anche Giorgio V, la Regina Madre, Carlo e Diana, e più recentemente il giovane Harry con relativa consorte, sono spesso venuti nel nostro Paese, e lo hanno visitato dal Piemonte alla Sicilia, passando per Roma e Firenze. A partire dunque dai cinque viaggi ufficiali “e mezzo” della Regina Elisabetta, l’autrice ci racconta tanti curiosi aneddoti sui Reali inglesi – dalle gaffe meno conosciute del Principe Filippo alle occhiatacce della Regina alla servitù che non sa rispettare alcuni dettagli del protocollo a tavola, dal mood assente e malinconico di Diana nel suo viaggio in Italia con Carlo al buon gusto in fatto di vini del Principe di Galles – in un capitolo inedito sulla storia della Casa Reale inglese, che da sempre fa discutere e sognare tutti.