Artisti di strada, suonatori, performance itineranti e cantastorie, ma anche tradizioni ancestrali tra sacro e profano, un’estemporanea di pittura e una mostra di foto d’epoca per valorizzare il centro storico di Feroleto Antico celebrando l’attesa notte di San Giovanni.
Così il comune affacciato sulla Riviera dei Tramonti, antica costa dei Feaci, si è animata con il Festival del solstizio d’estate, iniziativa nata da un comitato spontaneo di cittadini impegnati nella promozione attiva del territorio e nella rivalorizzazione dell’anima antica del paese, realizzata con la collaborazione della Pro Loco Feroleto Antico e con la direzione artistica di Marco Rialti.
Natura, arte e storia si sono così contaminati per celebrare l’estate, inaugurando la stagione dei ritorni dei migranti, anche di terze generazioni, che fanno rientro nel loro paese d’origine, offrendo al tempo stesso a chi vive il luogo una prospettiva inedita di Piazza Mangani e dell’antica via della “’mpetrata”, principale snodo del paese ai tempi delle filatrici e dei suonatori, immersa in atmosfere oniriche e rilassanti.
Una festa che ha unito e incantato generazioni diverse grazie alla magia delle arti, conclusa con lo spettacolo di fuoco sul tema dei pianeti e concerto di Fulvio Cama.
Protagonisti indiscussi dell’evento la bellezza del centro storico al tramonto e la natura, rappresentata dal fiore di iperico, tipico delle colline e delle montagne della zona, conosciuto anche come fiore di San Giovanni.
Rituale noto, quello dell’acqua di San Giovanni, segno di buon auspicio non solo per il raccolto ma anche per le persone, è stata la sorpresa pensata dal comitato: due cadeaux con i fiori di campo delle campagne feroletane. Un sacchetto di fiori freschi, per il rituale dalle mille proprietà benefiche contenute nella magica rugiada del mattino, e uno di iuta contenente invece dei fiori secchi, come oggetto apotropaico da tenere dietro la porta di casa. La ricetta? Continuare a seguire questo gruppo di cittadini attivi.