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Reggio: Ranucci al Circolo “Polimeni” racconta l’importanza della sua “Scelta”

Presentato al Circolo Polimeni il libro "La Scelta" del conduttore di Report, Ranucci che tratta l'importanza del ruolo del giornalista

di Sebastiano Plutino

Pubblico dalle grandi occasioni con 700 persone in platea, ieri 7 luglio, al Circolo Tennis “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria che ha accolto uno dei personaggi televisivi più in voga nelle reti Nazionali, uno dei giornalisti d’inchiesta più noti del Paese, Sigfrido Ranucci per la presentazione di “La Scelta”, il suo ultimo libro, che sta riscuotendo enorme successo nel suo tour in giro per l’Italia.

Puntuale, prima dell’evento non si è sottratto al dialogo, oltre le immancabili numerose foto, selfie ed interviste. Nel corso della serata,, introdotta dal Dott, Nuccio Macheda, Primario terapia intensiva dell’UOC del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, è stata aperta e moderata dal presentatore Marco Mauro,  il giornalista di Rai 3 ed autore de “La Scelta” ha dialogato con il collega Daniele Macheda, segretario di Usigrai ed a seguire hanno portato il Presidente del Circolo, l’Avv Ezio Privitera e Grazia Marrapodi Lamma che ha letto, nel corso della serata, brani del libro di Falluja, tra i quali uno sul padre, ai quali va aggiunta la presenza della libreria Ave Ubik, il servizio d’ordine sarà curato da Safety Le Aquile, coordinate da Nino Monteviso.

In una serata appassionante e coinvolgente, l’autore con il contributo dei suoi ospiti ha sviscerato il contenuto del suo libro, il coraggio e la semplicità della “Scelta”: quella di svolgere un mestiere molto bello, ma altrettanto difficile e spesso osteggiato: il giornalista.

Un testo che regala al lettore un romanzo crudo degli accadimenti, attraverso un rigoroso ed accurato lavoro di ricerca, anche quando il percorso è pieno di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti perchè intralciano quel connubio, non sempre semplice da svelare, che si intreccia tra disinformazione dell’editoria, per volontà della politica, a favore dell’imprenditoria e della finanza.

Una scelta che, scontrandosi con figure di primaria importanza ed interessi notevoli, non può non avere un prezzo molto alto, ma ripagata dall’entusiasmo e dalla libertà nel compierla perchè il racconto dei fatti ai cittadini, in particolar modo quelli che potere politico ed economico vogliano si tacciano, è uno dei mezzi più forti a della Democrazia. Una scelta che più che basarsi sulle qualità di chi la compie, trova la propria forza sulla volontà, sulla decisioni prese da ciascuno. Un libro che vuole essere quindi, un ringraziamento verso coloro che hanno contribuito all’ufficialità dei fatti ed alla sua formazione, che lo hanno sotenuto, che hanno creduto in lui e, di conseguenza, attribuisce una parte di merito del professionista che è oggi.

Ranucci poi ha trattato anche i temi caldi della nostra Calabria, le sue molteplici grandi problematiche come la Sanità, la Nrangheta ed il Ponte, ma anche le sue inchieste.

Anche su questi temi “La Scelta” è la risposta: nel restare, invece di emigrare, in questa terra nonostante tutto, nel credere di poter dare un piccolo contributo per poterla cambiare, nel coraggio di denunciare gli illeciti, invece di tacere. Scelte coraggiose che vengono prese grazie ad altri, che per esse ci lavorano ogni giorno nell’ombra. Scelte degli altri, fatte con consapevolezza, che infondono speranza, credibilità perchè i cittaidni hanno bisogno di indipendenza e coraggio, compreso quello di fare inchieste. specie in questo momento quando si legge che possono essere cambiate le cose. 

Quindi, da questi presupposti, deriva un imperativo: quello delle difesa della Libertà di Stampa, soprattutto in questo momento storico che sembra assottigliarsi. anche all’interno della Rai, quindi per lui, come per chiunque operi all’interno del mondo dell’informazione, ci sono periodi più impegnativi di altri, ma per le motivazioni sopra citate, è fonfamentale continuare a tenere la schiena dritta. Ranucci però ci tiene a marcare che la libertà. all’interno della sua azienda, non manca. Quello che più lo preoccupa invece è la formazione dei nuovi professionisti, a causa dell’approvazione delle nuove leggi, come il carcere per i giornalisti, non pubblicare i nomi degli arrestati e della presunzione di innocenza che possono compromettere l’operato del singolo, in particolar modo se con poca esperienza.

 

 

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