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Ponte Stretto, Caminiti: “Eterna incompiuta”. Replica ad Ciucci: “Accertata copertura, nessun rischio”

Per la Sindaca Caminiti sul Ponte esiste il rischio di un'eterna incompiuta, Cigl sulla stessa linea. Replica l'Ad Ciucci: "Nessun rischio"

di Sebastiano Plutino

Secondo la Sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, , parlando in audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame del decreto legge Infrastrutture. c’è “l’assoluta incertezza temporale sulla fase costruttiva” e la “paura” dei territori è che i cantieri finiscano “per rimanere lì come ecomostri e incompiute”.

Secondo la prima cittadina, nella parte del provvedimento in cui si aggiorna la procedura di approvazione definitiva dell’opera si fa un’ingiustificata forzatura procedurale”.

“L’opera Ponte – ha aggiunto non può essere immaginata come una sommatoria di tanti lotti” e il “paradosso” è che anche la fase degli espropri o della realizzazione del blocco ancoraggio del ponte possano essere considerati “come una fase costruttiva”.

Sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina c’è “l’assoluta incertezza temporale sulla fase costruttiva” e la “paura” dei territori è che i cantieri finiscano “per rimanere lì come ecomostri e incompiute”: lo ha detto stamani la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, parlando in audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame del decreto legge Infrastrutture.

Secondo la sindaca, nella parte del provvedimento in cui si aggiorna la procedura di approvazione definitiva dell’opera si fa “un’ingiustificata forzatura procedurale. L’opera Ponte non può essere immaginata come una sommatoria di tanti lotti” e il “paradosso” è che anche la fase degli espropri o della realizzazione del blocco ancoraggio del ponte possano essere considerati “come una fase costruttiva”.

Ad Ciucci replica: “Cipess accerta copertura. Nessn rischio incompiuta, confermata concretezza progetto”

In relazione ad alcune dichiarazioni espresse nel corso delle odierne audizioni in Commissione Ambiente della Camera sul Decreto Infrastrutture, l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, spiega: “Non ci sono dubbi sulla certezza delle fasi costruttive del ponte sullo Stretto né indeterminatezza sui costi, non c’è un rischio di incompiuta, il progetto è assolutamente fattibile ed è stato aggiornato nelle modalità previste per legge”.

“In particolarespiega Ciucci con l’approvazione da parte del CIPESS del progetto definitivo, sarà approvato anche il Piano economico finanziario che accerterà l’esistenza della copertura per l’intero fabbisogno dell’opera, proprio per evitare rischi di incompiuta, che nella maggior parte dei casi discendono da mancanza di fondi in itinere. La Progettazione esecutiva, che potrà essere sviluppata per fasi costruttive in linea con le best practice internazionali, al contrario dei timori espressi ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi.

Il ponte è un insieme di opere: le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, i raccordi a terra, oltre 40 km di strade e ferrovie, funzionali, percorribili e utili fin da subito alla popolazione. Ponte, torri e blocchi di ancoraggio saranno ovviamente un unico progetto.

La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione, le risposte alle osservazioni del MASE, che sono in corso, saranno completate prima dell’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS e quindi in anticipo rispetto all’avvio della progettazione esecutiva. Inoltre, lo schema di decreto introduce nuovi passaggi procedurali volti ad assicurare il controllo da parte dello Stato, nel rispetto della massima trasparenza.

Pertanto le norme introdotte dal decreto infrastrutture non comportano aumento dei costi rispetto a quanto fissato da normative già da tempo in vigore”, ha concluso l’Ad Ciucci.

Cgil, ponte Stretto rischia di essere cattedrale nel deserto

Michele Azzola, coordinatore dell’area politiche industriali della Cgil nazionale, in audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame del decreto legge Infrastrutture, sulla questione Ponte sullo stretto di Messina è sulla stessa linea della Sindaca di Villa S.G., Caminiti: “Occorre accendere un faro, perché rischiamo di costruire una cattedrale nel deserto. Secondo Azzola il provvedimento, in tema di ponte sullo Stretto, introduce “una procedura assai anomala, che scardina il meccanismo che prevedeva la presentazione del progetto esecutivo entro il 31 luglio”, introducendo progetti esecutivi “anche per fasi costruttive successive.”, ha commentatoMichele Azzola.

“Questo non ha senso per un’opera unica. Andando per avanzamenti successivi abbiamo un sistema dei costi che salta completamente. La strada che si è introdotta è dunque altamente pericolosa sia per il tema delle finanze che per la realizzazione complessiva dell’opera”. Anche per Irene Pata della Uil il rischio è “che i prezzi possano lievitare nel tempo rispetto a quelli prefissati”. E’ quindi “indispensabile”, ha detto intervenendo anche lei in audizione, “una supervisione costante per evitare esplosioni incontrollate del costo dell’opera”, ha concluso il coordinatore dell’area politiche industriali della Cgil nazionale, Azzola

 

 

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