“Rilancio la nota a cura dell’ufficio stampa dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, anticipando che la mozione sull’età del consenso sessuale, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Calabria, presentata su mia proposta dal consigliere regionale Giuseppe Neri ed immediatamente portata in aula dal presidente dell’assemblea Filippo Mancuso, è stata stamani discussa in conferenza nazionale dei Garanti. Tutti i colleghi hanno espresso indistintamente il loro sostegno, arricchendo il percorso con rilievi, giuridici, medici, psicologici e culturali, unanimemente d’accordo sul fatto che occorra imprimere un cambio di passo. Pertanto stimolo l’onorevole Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di FdI alla Camera dei Deputati e gli altri firmatari della proposta di legge volta ad innalzare l’età del consenso sessuale, oggi fra le più basse d’Europa, 14 anni, ad almeno 16 anni, scaturente dalla mozione, a voler ulteriormente imprimere un’accelerazione all’iter perché avvertito come prioritario, tenendo conto della voce dei Garanti di tutto il Paese”, è quanto dichiara il Garante per l’infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.
Di seguito la nota dell’Autorità Garante nazionale: “Si è tenuta questa mattina la XXX Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, presieduta dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti. Su specifica richiesta del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, la riunione ha avuto a oggetto la mozione approvata dall’assemblea legislativa della Regione Calabria sull’innalzamento da 14 a 16 anni della soglia per prestare il consenso ai rapporti sessuali, mozione sollecitata dallo stesso Marziale.
“Il tema è stato oggetto di un dibattito ampio e articolato – dice l’Autorità garante Carla Garlatti – che ha toccato diverse questioni rilevanti: dalla necessità di promuovere l’educazione sessuale, all’affettività e alle relazioni in ambito scolastico, all’importanza di fornire supporto adeguato alle famiglie nell’accompagnamento del minorenne nel suo percorso di crescita. La questione è stata esaminata anche sotto il profilo tecnico, con specifico riferimento all’età dell’imputabilità e alla necessità di un’armonizzazione del sistema”. Da più parti è stata evidenziata inoltre l’importanza di ampliare le conoscenze dei minorenni rispetto a un uso consapevole del web e dei social network e di promuovere una sensibilizzazione sul diritto di bambini e ragazzi a essere ascoltati, in ogni contesto.
“Il confronto di questa mattina – conclude Garlatti – ha offerto diversi spunti di riflessione, che meritano un adeguato approfondimento. Sarà mia cura tener conto delle numerose sollecitazioni ricevute nel caso in cui dovessi essere chiamata a esprimere un parere sulla proposta di legge in materia, attualmente all’esame della Commissione giustizia della Camera”.