Era fine gennaio quando Antonio Picardo pioveva dalla Capitale del Nord sul lembo meridionale estremo della Penisola: anche da un punto di vista pratico un cambiamento non semplicissimo a stagione pienamente in corso, ma nulla che potesse intaccare la fermezza di un giocatore determinato e razionale. Un carattere intraprendente che, combinato con un alto tasso di qualità sul campo, ne hanno fatto, nelle scelte tecniche dello staff tecnico-societario, una colonna portante della rosa Domotek Volley Reggio Calabria 2024/2025, quella targata Serie A3. Piazzatosi per la prima volta sotto una rete di volley nella sua città natia, è lì che ha salito i diversi scalini delle Giovanili e d è asceso sulla prima ribalta della Serie B, un torneo che per lui non nasconde nemmeno il più remoto dei segreti. Ottaviano nel 2016/2017 dove soltanto la gara conclusiva dei play-off mise fine, in quel momento, ai sogni di gloria. Corposi e ricchi di intensità i tre anni a Pineto vissuti costantemente ai piani alti della classifica abitati pure indossando le maglie del Volley Potentino e di Campobasso. Ultima sosta prima del soddisfacente trasloco in Calabria la R&S Volley Project. Ventottenne di 1,97 centimetri, il centrale molisano non fa mistero di essere stato, nelle settimane successive alla promozione, oggetto di attenzioni di mercato: tentazioni rispedite al mittente perché, in omaggio a quel modo di fare giudizioso che lo guida nelle scelte importanti, ha lasciato risaltare considerazioni di pietra: “Decisiva nella mia decisione di proseguire questa esperienza stupenda a Reggio è stata la volontà ostinata del club che mi ha fatto sentire desiderato pienamente e incondizionatamente. Un comportamento che ho avuto la fortuna di apprezzare già nella scorsa stagione. Questa è una società che, per persone ed organizzazione, era già da Serie A prima del timbro stampato sul parquet. Conseguenza meritata di tutto il lavoro a monte, un lavoro di altissimo livello che non omette nemmeno i minimi dettagli. Sento, quindi, a maggior ragione, la gradevole responsabilità di dover ricambiare la fiducia che mi hanno dimostrato con massima sincerità ed assoluta professionalità”. Antonio sta seguendo da Milano l’allestimento della squadra: “Giovane e costruita in modo che crei una competizione positiva anche in allenamento. Un organico in grado di produrre buoni frutti in un campionato che prevedo particolarmente equilibrato. Formazioni con le nostre caratteristiche, nel corso del torneo, possono solo salire di rendimento. Ci divertiremo perché sono convinto ci siano tutti gli ingredienti per una stagione capace di entusiasmare i tifosi”. Ancora fresca, e non potrebbe altrimenti, la collezione di emozioni raccolta a giugno, al termine di una competizione in cui il 28enne di Isernia si è rivelato decisivo in numerosi frangenti e che ha fatto vedere di quale pasta fosse fatta la Domotek Volley: “Vero che esistono diversità tra Serie B e Serie A3, ma attenzione: noi abbiamo ammazzato la competizione e dimostrato che nella categoria superiore ci stiamo con pieno merito. Nel momento cruciale, di difficoltà, quando servivano prove vere, nei playoff, a fare la differenza è stato il gruppo strepitoso di cui sono fiero di essere stato parte integrante”. Ed Antonio Picardo, un giocatore ferrato che ha consumato i campi di tutta Italia, già si diverte all’idea degli scontri infuocati in calendario, ambienti incandescenti dove bisognerà entrare preparati, solidità mentale e preparazione tecnica ad illuminare le gesta del team: “Allenamenti duri in settimana non abbassando mai il grado di combattività, tanto lavoro in palestra, uno standard eccellente da mantenere quotidianamente in tutte le sessioni di preparazione alla partita”. Questa la ricetta tipica di un ragazzo che per strada non lascia niente dietro di sé e fra una manciata di mesi, proprio in quest’ottica, alzerà al cielo anche la tesi di Laurea Magistrale in Attività Motoria Preventiva ed Adattata.