“E’la richiesta del presidente di una regione del Sud, le richieste sono legittime. Io ho creato un osservatorio di Forza Italia su questo, quindi valuteremo con il partito e attraverso l’Osservatorio, l’evoluzione della situazione”. Così il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, rispondendo una domanda sulla richiesta di una moratoria del governo sulla riforma dell’autonomia differenziata avanzata dal governatore calabrese Roberto Occhiuto, che è anche esponente di FI. “Prima vanno fatto i Lep”, ha aggiunto Tajani al termine di un’audizione al Senato.
Sasso (Lega Calabria) replica: “Rivendicazioni Occhiuto legittime, ma Lep garantiti”
“Il presidente Occhiuto – ha detto Sasso – legittimamente avanza delle rivendicazioni più che comprensibili. L’autonomia differenziata ormai è legge dello Stato, è stata promulgata dal presidente della Repubblica, è stata votata da tutti i parlamentari del centrodestra sia alla Camera che al Senato, fa parte del programma quindi non scopriamo niente di nuovo. Comprendo, da cittadino meridionale, le preoccupazioni di un uomo del Sud al quale rispondo con tranquillità dicendo che i livelli essenziali delle prestazioni saranno garantiti. Non ci saranno discriminazioni, anzi incoraggio i calabresi, da uomo pugliese: l’autonomia può essere una grande opportunità, può essere una grande sfida che tutti noi dobbiamo assumere con senso di responsabilità. Sono più che certo che nessuno resterà indietro ma è una sfida che il buon governo del centrodestra di questa splendida Regione può affrontare senza tanti patemi d’animo”.
Riguardo alle perplessità sul metodo di approvazione della legge espresse dal presidente del Consiglio regionale calabrese, il leghista Filippo Mancuso, Sasso ha risposto che “il dubbio è delle persone intelligenti, non esistono certezze. Anch’io ho studiato, letto e riletto tutti i documenti. Anch’io ho parlato con il ministro Calderoli e dopo mi sono fatto la mia idea. Anche perché nel momento in cui la Lega cresce al sud e quasi è arrivata a pareggiare il consenso con, non tutte, ma con certe regioni del centro nord, io sono convinto che l’assunzione di responsabilità con l’adozione dell’autonomia differenziata possa essere un segnale di cambiamento anche di una certa politica. Oggi se abbiamo problemi nei trasporti, nelle infrastrutture, nella mobilità è colpa dell’autonomia differenziata che non esiste o è colpa di una gestione di uno stato centrale che spesso ha depredato i nostri territori. Se abbiamo degli ospedali che non funzionano è colpa dell’autonomia differenziata o è colpa di un management che, ad esempio, nella mia regione la Puglia ha portato i costi dei flaconi a centuplicarsi. Penso che nessuno meglio di un governatore possa gestire le risorse piuttosto che continuare ad avere una gestione statale e centralizzata. Noi siamo per il potere alle autonomie locali, questo non deve spaventare”.