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Traffico di armi e droga a Gioia Tauro: sequestrati beni per oltre 516 mila €

I Carabinieri di Palmi hanno sequestrato 516 mila € di beni ad un uomo al quale hanno rinvenuto in un garage 440 mila € e 240 gr di cocaina

di Sebastiano Plutino

Nei giorni scorsi i Carabinieri di Palmi hanno sequestrato 516 mila € di beni ad un uomo al quale hanno rinvenuto in un garage 440 mila € e2140 di cocainaieri della Compagnia di Palmi hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di un uomo residente a Gioia Tauro, tratto in arresto in data 25.08.2021 dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Palmi per i reati in materia di armi e droga.

Nell’occasione, i militari dell’Arma avevano effettuato una perquisizione a casa dell’uomo, rinvenendo oltre 440.000 euro in contanti all’interno di un garage sigillato all’interno di un sacco di juta con una pistola, con relativo munizionamento e 240 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina. Da qui sono partite le indagini per la ricostruzione del patrimonio che appariva evidentemente sospetto.

Sulla base delle evidenze investigative emerse nella citata inchiesta è risultato che il soggetto si dedicava al traffico ed allo spaccio di cocaina nella piana di Gioia Tauro ed in altre regioni d’Italia, ricoprendo un ruolo attivo nella gestione delle sostanze stupefacenti, in concorso con altre persone, e partecipando alle attività delittuose. Nell’immediatezza i Carabinieri della Compagnia di Palmi avevano quindi proposto una misura di prevenzione patrimoniale per sequestrare i beni dell’uomo.

Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro del totale del patrimonio ammontato a un valore complessivo di circa 516.000 euro, comprensivo di contanti, conti correnti e 2 veicoli, intestati all’uomo e a familiari conviventi.

L’aggressione ai proventi illeciti costituisce elemento essenziale delle indagini condotte dall’Arma, per prevenire e reprimere atti criminali e per sequestrare e confiscare i beni illegalmente acquisiti.

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