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Reggio Calabria candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027

Svolta a Palazzo San Giorgio la riunione preliminare, coordinata dal Sindaco Falcomatà, per l'insediamento del comitato promotore

di Sebastiano Plutino

Si insedierà a Palazzo San Giorgio il comitato promotore per la candidatura della Città di Reggio Calabria a Capitale Italiana della Cultura 2027.

Coordinata dal sindaco Giuseppe Falcomatà nei giorni scorsi si è tenuta la riunione preliminare del tavolo di lavoro, che sarà successivamente allargato alla presenza di altre istituzioni e realtà associative dell’universo culturale cittadino, per la costituzione di un comitato promotore e per la redazione del dossier di candidatura.

Presenti al primo incontro, insieme al sindaco ed al consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, i rappresentanti del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, su delega del Direttore Fabrizio Sudano, il Presidente della Camera di Commercio, anche in rappresentanza di Confindustria, Antonino Tramontana, la Direttrice del Segretariato Regionale per la Calabria e Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, Maria Mallemace, il Direttore del Museo Frangipane, Nunzio Tripodi, la Presidente della Consulta per le Politiche Sociali e Culturali del Comune di Reggio Calabria, Marisa Cagliostro, e la Direttrice del Museo Diocesano di Reggio Calabria, Lucia Lojacono.

Obiettivo del tavolo individuare il focus principale della candidatura di Reggio a Capitale Italiana della Cultura, che, come condiviso dai presenti ed illustrato dallo stesso sindaco Falcomatà a margine dell’incontro, punterà sul tema della contaminazione tra culture, un aspetto fondante dell’identità cittadina, composta da stratificazioni storiche, che affondano le radici nella tradizione magnogreca, ed al contempo proiettano la città in un orizzonte presente inclusivo, accogliente, basato sulla promozione di una cultura di pace, di dialogo, di solidarietà ed integrazione tra i popoli del Mediterraneo, di cui la città si candida ad assumere una posizione baricentrica, non solo dal punto di vista geografico.

La candidatura a Capitale italiana della Cultura punterà quindi, in maniera dinamica, a valorizzare la rete museale già presente in città, la collaborazione tra le istituzioni e le realtà associative, i luoghi di interesse culturale, i monumenti ed i simboli identitari della comunità, gli spazi ed i beni comuni dove si realizzano gli eventi, spettacoli, incontri, ma anche la cultura intesa in senso enogastronomico, con la valorizzazione delle produzioni tradizionali che costituiscono una ricchezza identitaria ed un motivo di interesse anche in senso turistico. Si punterà inoltre a valorizzare il complesso dei Festival già realizzati in questi anni ed ancora negli ultimi mesi, la collaborazione altri Enti e la prosecuzione degli eventi storicizzati cui si affiancherà un programma, immaginato ad hoc, ampio ed omogeneo, che terrà conto delle specificità e delle tante eccellenze presenti sul territorio. Obiettivo del tavolo, che sarà allargato già a partire dal prossimo incontro, sarà anche la realizzazione di un logo, da affiancare al claim della candidatura, di un portale internet che consenta di stimolare la partecipazione diffusa e di una bozza di linee guida che saranno via via implementate e dettagliate nelle prossime settimane fino alla trasmissione ufficiale del dossier che avverrà entro la metà del mese di settembre.

Su proposta del sindaco Falcomatà il tavolo si è aggiornato alla prossima settimana. In quella occasione il confronto sarà allargato alle associazioni aderenti alla Consulta comunale per la Cultura, alle quali sarà richiesto di trasmettere le proprie proposte, da valutare ed integrare, mettendole a sistema secondo le linee guida che saranno fissate dal comitato promotore. “Una sfida entusiasmante – hanno affermato i protagonisti del tavolo a margine dell’incontro – che comunque vada servirà a dare forma e sostanza alla rete sinergica tra le istituzioni e le realtà associative che operano in città nel settore della cultura e che in ogni caso contribuirà a valorizzare le tante esperienze virtuose e le eccellenze presenti, che devono essere messe a sistema e raccontate per come meritano”.

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