I brani sono tutti molto conosciuti: da “Torna a Surriento” a “Reginella”; da “Funiculì funiculà” a “ O surdato nnammurato” che riesce a far cantare anche i passeggeri di uno dei pullman turistici aperti di passaggio, in quel momento, proprio sotto Palazzo San Giorgio.
Il pubblico curioso è ormai divenuto una folla eterogenea ed appassionata; assiepa sia la scalinata del Cilea che le sedie messe a disposizione sul Corso. L’emozione si mischia a momenti di caloroso coinvolgimento, le esecuzioni tutte impeccabili e di grande stile; gli applausi spellano le mani.
Sono passati a migliaia, sotto quel balcone-cantante, e tutti, anche solo per curiosità, hanno alzato la testa incuriositi e compiaciuti. Questa formula, già praticata in altre città europee, ha esordito anche a Reggio con grande successo e dopo il primo di due appuntamenti dedicati sarà la volta dell’ “Opera al balcone”.Quindi sarà la volta dell’ascolto di Opere che hanno fatto e continuano a fare la storia del nostro Paese rendendolo noto in tutto il mondo.
Un’occasione ed un momento di grande livello culturale per una città che se ne dimostra affamata e se ne fa coccolare come fossero carezze.
La lirica e la musica classica, tra le altre offerte dell’Estate Reggina, sicuramente sono strumenti di elevazione culturale che risvegliano fattivamente la “Reggio bella e gentile” che tutti i cittadini auspicano. La maestria dei talenti artistici reggini, la valorizzazione dei beni culturali e la cura attenta di un pubblico preparato sono la giusta formula per restituire questa condizione di stile e prestigio alla nostra città.