“Tante scuole non saranno agibili nella nostra Città e l’apertura dell’anno scolastico è alle porte: Falcomatà ha raso al suolo anche le scuole. A rischio il diritto allo studio dei nostri ragazzi!” – con queste parole, il Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi, ha lanciato l’allarme sull’emergenza delle scuole non agibili a Reggio Calabria. Dopo l’effettuazione dei carotaggi sulle strutture, molte scuole infatti sono state dichiarate non agibili, lasciando in bilico il futuro educativo di migliaia di giovani studenti. Ripepi ha dunque denunciato con forza la gravità della situazione, sottolineando che senza interventi immediati si rischia una vera e propria catastrofe educativo-formativa.
Nella fattispecie, da una nota inviata il 28.08.24 via pec dalla Dirigente della Macroarea-Istruzione Dott.ssa Roschetti, i Dirigenti Scolastici sono stati messi al corrente che alcune scuole primarie e secondarie di primo grado non hanno superato le verifiche di vulnerabilità sismica.
Le scuole a rischio sarebbero dunque le seguenti: la Scuola Secondaria di I grado, Dante Alighieri in Via Figurella 27 Catona; il relativo Distaccamento Dante Alighieri in Via Nazionale Catona; la Scuola Secondaria di I grado Klearcos in Via Baglio Giunta Archi cep; la Scuola Primaria Melissari in Via tre Mulini 23; la Scuola Primaria Galluppi in Via Botteghelle 1; la Scuola Secondaria di I grado Vitrioli; la Scuola Primaria Frangipane edificio nord; il Pythagoras; e infine la Scuola Primaria di Condera. La Dirigente nelle more di ulteriori ed approfondite valutazioni in merito ai provvedimenti da adottare per consentire l’avvio dell’anno scolastico 2024/2025 in condizioni di sicurezza rappresenta ai Dirigenti Scolastici la necessità con decorrenza immediata ed in via prudenziale, di inibire l’accesso a tutti i locali dei plessi in questione.
“Il Sindaco Giuseppe Falcomatà, l’ex plenipotenziario Assessore ai Lavori Pubblici e all’Edilizia Scolastica Giovanni Muraca e gli altri assessori della Giunta Comunale che si sono succeduti negli anni, sono i soli ed unici responsabili del baratro in cui il sistema scolastico comunale è caduto!” – ha affermato Ripepi – “Non dimentichiamoci che nella storia della città, Falcomatà è stato il primo a ricoprire il ruolo di Sindaco del comune di Reggio Calabria e contestualmente della Città Metropolitana quindi con un potere politico senza precedenti per risolvere i problemi strutturali del territorio. Eppure, sembra che si sia totalmente dimenticato di adottare politiche volte alla ricostruzione e al rinnovamento delle scuole, abbandonando gli istituti all’incuria e mettendo a rischio il futuro dei nostri giovani!”
La situazione, definita “gravissima” da Ripepi, dimostra, secondo lui, la totale mancanza di una politica seria da parte dell’amministrazione per ristrutturare e rendere agibili le scuole del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Un disastro che, secondo il Presidente della Commissione, era assolutamente evitabile con una visione lungimirante nel rispetto e amore per i cittadini.
“Ma non c’è fine al peggio, specie se si considera che addirittura, anche la UIL, sindacato tradizionalmente vicino alla sinistra e quindi allo stesso colore politico dell’amministrazione Falcomatà, è stata costretta a intervenire, pubblicando una nota stampa per denunciare l’inadeguatezza e la gravità della situazione.” – ha rincarato il consigliere, rivolgendosi alla Giunta – “Quando persino chi dovrebbe essere vostro alleato vi accusa pubblicamente, vuol dire che avete davvero toccato il fondo!”
Infine, Ripepi ha annunciato che giovedì 5 settembre convocherà l’Assessore e i dirigenti del Comune in qualità di Presidente della Commissione Controllo e Garanzia per fare luce su questa “vergognosa vicenda”: “Chiediamo a tutti i genitori di attivarsi, di scendere in piazza e di far sentire la propria voce. È ora di dire basta a questo scempio, basta alla distruzione totale della nostra città. Non possiamo più tollerare un’amministrazione che, invece di costruire, distrugge. I nostri ragazzi, il nostro futuro, non si meritano questo.”