L’intelligenza artificiale a scuola può essere un valido sussidio per gli studenti e per i docenti se il suo uso è applicato con buon senso, intelligenza, etica e a fini didattici.
Ecco perché il Liceo Scientifico Alessandro Volta, che già da tre anni ha avviato un percorso di intelligenza artificiale di ampliamento dell’offerta formativa, ha aderito per il corrente anno scolastico all’esperimento, di durata biennale, recentemente annunciato dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che vedrà coinvolte quindici classi di quattro regioni: Lombardia, Toscana., Lazio e Calabria.
La Calabria sarà rappresentata da due classi prime del Liceo Volta: una ad indirizzo scienze applicate con opzione intelligenza artificiale, un’altra prima classe dello stesso indirizzo. Il monitoraggio delle due classi parallele permetterà di confrontare i risultati ottenuti nel gruppo classe coadiuvato dall’intelligenza artificiale con quelli ottenuti dalla classe standard, di segnalare difficoltà di apprendimento in tempo reale e di monitorare sistematicamente le ricadute didattiche.
L’esperimento sarà importante, come dichiarato dalla Dirigente Maria Rosa Monterosso, perché testerà la scuola come luogo di miglioramento della condizione dei giovani, del loro apprendimento e della loro consapevolezza, di ciò che sanno, di ciò che non sanno e di ciò che devono sapere, oltre che offrire loro ulteriori strumenti, oltre a quelli tradizionali, per raggiungerli in maniera serena ma responsabile. La sperimentazione, coordinata dal consigliere del ministro Valditara, Professore Paolo Branchini, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università Roma Tre, sarà valutata dalla struttura di Invalsi per verificare la bontà e la ricaduta didattica dell’esperimento e la crescita eventuale della classe dotata di assistenti virtuali .