Con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, dell’Associazione Culturale Le Muse e di Adisco Calabria lunedi alle ore 17 presso l’Area Transatlantico del Consiglio Regionale di via Cardinale Portanova si terrà un evento – retrospettiva sull’artista calabrese Cristina Benedetto.
Un percorso dell’artista Cristina Benedetto che, oggi, dopo 50 anni di attività, nella qualità di docente, si presenta in un itinerario umano, creativo ed operativo, riunendo in un unicum la sua attività. Cristina Benedetto appartiene allo Jonio, a quel mare ed a quelle conformazioni geografiche che caratterizzano la cittadina di Saline Joniche ed, in particolare un piccolo Borgo denominato Rocca Calojero.
La strada della sua formazione, sin dai suoi anni giovanili, non le fa percorrere le attività di famiglia dedicate al commercio, ma la inoltra alla formazione artistica, grazie alla sua emancipazione mentale, intellettuale e, dunque, ad una delle sue ragioni di vita, la formazione delle nuove generazioni.
Sono gli inizi degli anni ’70 e l’Istituto d’Arte, luogo e crogiuolo di fermenti culturali e identità mutanti del panorama artistico e culturale tutt’ora esistenti, diventa primo centro di arricchimento della Benedetto, iscritta al Corso di Indirizzo Tessitura.
Il Laboratorio era ambito di eccellenza a quel tempo e le attività pratiche davano ai giovani aspiranti operatori dell’arte, quella abilità di conoscenze, di richiami, di manualità collegate a quei telai lignei che costituivano i grandi laboratori voluti, creati da Alfonso Frangipane studioso, pittore, disegnatore, decoratore, saggista e studioso dell’arte italiano, che si è occupato del patrimonio artistico della Calabria. La Benedetto consegue il titolo di maestra d’arte nell’Anno Scolastico 1970/1971 e docenti come il compianto professore Menga saranno un approccio alla produzione tessile tra geometrie e richiami, oggi iconiche, di figure antropomorfe ed ancestrali tra cotoni, ginestre e colorazioni naturali. L’artista continua il suo percorso presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria frequentando l’Indirizzo Pittura e trova in un maestro come il prof. Giuseppe Marino, artista nato a Scilla, noto nel panorama delle arti visive per la sua trasfigurazione del paesaggio naturalista, una guida ed una fonte di ispirazione da chi, a quel tempo, era già stato a contatto con i grandi Guttuso, Marzullo, Omiccioli.
Cristina Benedetto nel 1975 diviene così pittrice, iniziando il suo percorso come Artista e presentandosi a fine studi su un lavoro che racconta sogno e realtà di un paese, a quel tempo dimenticato, ma ricco di fascino come la sua storia ancora oggi ci insegna, ovvero Pentedattilo. “Non potevo non raccontare la mia terra -dice – la Benedetto-, la terra che conoscevo meglio e che avevo attraversato, quei territori che vedevo passando anche casualmente e che mentalmente volevo fare ritornare a nuova vita dopo il loro lento declino…”
Una vita per la pittura, sì, ma anche una serie di interessi che l’artista sin da adolescente ha sempre avuto. Un percorso, quello della Benedetto, che trova così la strada la -Sua-, in due momenti: quello della libertà espressiva che continua fino ad oggi e quello del mondo della formazione e della didattica che in trentatré anni di attività l’ha vista insegnare in scuole medie ed istituti comprensivi quella che un tempo, veniva definita “Educazione artistica” ed oggi tramutata in “Arte ed Immagine”. L’Area Grecanica ed i suoi paesi, invece, i luoghi di questo percorso a cui la stessa, oltre alla formazione, si è dedicata anche per lasciare traccia del suo attraversamento, realizzando murales ed affreschi ancora oggi visibili in cui, tra trompe-l’œil e prospettive ed antichi borghi, ritrovare luoghi e memorie o ancora il ricordo di animate rue e piazze, creando sfondamenti e rivisitazioni di spazi urbani dentro edifici scolastici in esperienze progettuali in cooperazione col mondo dei ragazzi. La produzione pittorica di Cristina Benedetto è sicuramente viva ed autentica ed è dedita al racconto, quello narrativo, in cui la Calabria ne è parte attiva continua a ricordare il professore Giuseppe Livoti presidente Muse e di Adisco Calabria. Le associazioni servono a mantenere i rapporti sul territorio fa presente Livoti ed è importante che questo evento si amplifichi a livello regionale in un luogo che è la casa del calabresi. La manifestazione vedrà il saluto introduttivo dell’onorevole Tilde Minasi, la presentazione critica e biografica di Livoti e la partecipazione di uomini e donne del mondo della cultura e dell’arte che in questi anni hanno collaborato e/o conosciuto la Benedetto nel suo itinerario di cantore della Calabria. Proprio per creare l’atmosfera della cultura diffusa nell’area grecanica l’evento si aprirà con Coro delle Muse diretto dai maestri Enza e Marina Cuzzola con l’accompagnamento alla tastiera del maestro Mary Ardissone. La mostra sarà aperta al pubblico da ogni giorno fino a venerdi 27 settembre dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18.