Conoscerete sicuramente Brian De Palma per film come Scarface o Carlito’s Way, dove il protagonista è un fantastico Al Pacino, attore feticcio del regista statunitense. Ma il 21 ottobre torna in sala, in versione restaurata grazie alla Cineteca di Bologna, Carrie – Lo Sguardo di Satana (1976), uno dei primi film di De Palma riconosciuti a livello mondiale.
Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, esordio del maestro della letteratura horror, Carrie riesce a superare il libro, come succede in altri casi (vedi Shining), grazie a una performance straordinaria di Sissy Spacek, che valse la nomination all’Oscar come miglior attrice. Nel cast c’è anche un giovane John Travolta, in un ruolo marginale ma comunque importante.
Carrie White è un’adolescente sola e insicura, costantemente umiliata dai compagni di classe e oppressa da sua madre (Piper Laurie), una fanatica religiosa ossessionata dal peccato. Quando Carrie ha il suo primo ciclo mestruale nello spogliatoio della scuola, ne resta traumatizzata, e le compagne la deridono crudelmente, fino a organizzare un terribile scherzo in occasione del ballo di fine anno. La rigida repressione familiare, unita a un profondo senso di inadeguatezza, farà emergere i poteri paranormali di Carrie (la telecinesi, ovvero la capacità di spostare oggetti con la forza del pensiero), portandola a scatenare una vendetta apocalittica che non risparmierà nessuno.
Carrie è molto più di un semplice film horror: è un’acuta allegoria del disagio adolescenziale e dell’alienazione sociale. La telecinesi di Carrie diventa una metafora della rabbia repressa, una forza invisibile che, se non affrontata, esplode in violenza incontrollabile. La vicenda di Carrie riflette il dramma di chi è sempre escluso e oppresso, costretto in un angolo fino al punto di rottura. Il film parla di esclusione, crudeltà e del devastante potere della vendetta quando tutte le altre strade sono chiuse.
Non perdete l’occasione di rivivere questa pietra miliare del cinema, restaurata e in versione originale sul grande schermo, dal 21 ottobre. Un capolavoro da riscoprire, un viaggio nell’orrore che ci parla delle paure più profonde dell’animo umano.