Una lussuosa villa del valore di circa 4 milioni di euro è stata sequestrata a Vittorio Veneto (Treviso) dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro che hanno eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di prevenzione nei confronti di un imprenditore di Petilia Policastro (Crotone).
Il provvedimento è stato emesso sulla base degli approfondimenti economico – patrimoniali, coordinati dalla Dda catanzarese, ed eseguiti dagli specialisti della Sezione misure di prevenzione – Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, con la collaborazione del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia.
L’imprenditore, secondo l’accusa, rientrerebbe nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità generica economico-finanziaria” visto il suo coinvolgimento in svariate condotte di bancarotta fraudolenta, truffa e ricettazione, commesse nel periodo compreso tra il 1996 e il 2021.
L’immobile, quindi, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato acquistato con i proventi illeciti, anche in relazione alla sproporzione tra il suo valore e gli esigui redditi dichiarati ai fini delle imposte sui redditi dall’imprenditore e dai suoi familiari.
Una villa di quattro piani in raffinato stile liberty, per un totale di 780 metri quadri, con 8 bagni, e con un giardino di 3.500 metri quadri nella bellezza delle colline del Prosecco, in provincia di Treviso. L’aveva messa in vendita per tre milioni e 800mila euro, l’imprenditore edile Giulio Cistaro, di 76 anni, originario di Petilia Policastro ma è stata sequestrata in via d’urgenza su richiesta della Dda di Catanzaro, coordinata dal procuratore facente funzioni Vincenzo Capomolla, in quanto Cistaro è considerato un soggetto pericoloso economico-finanziario.
Le indagini condotte dai militari della sezione misure di prevenzione del Nucleo economico finanziario della Guardia di finanza di Catanzaro, hanno accertato che l’uomo tra il 1996 e il 2021 aveva commesso una serie di delitti di tipo economico-finanziario (bancarotta fraudolenta, truffa, ricettazione) che gli avrebbero permesso di accumulare beni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati.
Una sproporzione che rasenta i quattro milioni di euro corrispondenti al valore della villa messa in vendita. Un’immobile che Cistaro aveva acquistato proprio nel periodo 1996-2021 nel quale avrebbe commesso i delitti contestati che gli avrebbero consentito di acquisire un patrimonio sproporzionato rispetto a quanto dichiarato.
Prima che la villa divenisse proprietà di terzi, la Finanza – in seguito alla disposizione del Tribunale ordinario di Catanzaro che ha accolto la richiesta della Dda – ha eseguito il sequestro d’urgenza e per questa ragione è stata disposta un’udienza di convalida davanti al Tribunale di Catanzaro.