La storia dell’Oktoberfest affonda le sue radici nel lontano 1810, esattamente oggi, 12 ottobre, giorno in cui l’allora principe ereditario bavarese Ludwig prese in sposa la principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen di Sassonia. I festeggiamenti per le nozze si svolsero in quello che allora era solo un semplice prato (“Wiese”) nella periferia della città (pur essendo a 20 minuti a piedi da Marienplatz). I festeggiamenti durarono cinque giorni e furono estesi a tutti i cittadini di Monaco.
63 anni dopo nacque un genio, Robert Wiene, il cui cognome, sebbene molto simile al nome di quel prato, non ha alcuna relazione con esso, o forse sì. Come l’Oktoberfest, il cinema espressionista tedesco è diventato nel tempo un vero e proprio culto, amato da milioni di persone anche fuori dai confini tedeschi. Tra i suoi massimi esponenti troviamo, oltre a Fritz Lang, regista di Metropolis (1927) e M – Il Mostro di Düsseldorf (1931), e Murnau, autore di Nosferatu (1922), che il prossimo anno uscirà al cinema con la versione rivisitata del genio Robert Eggers, proprio Wiene, con il suo capolavoro assoluto, Il Gabinetto del Dr. Caligari (1920). Questo film rivoluzionario, il primo con un colpo di scena finale, è un caposaldo del genere fantasy e horror.
La storia si apre con un giovane, Francis, che racconta a un uomo anziano una sua vicenda passata. Narra di una cittadina tedesca, Holstenwall, sconvolta da una serie di omicidi perpetrati da un essere mostruoso, che agisce sotto l’influenza dell’illusionista Caligari, il quale lo controlla attraverso tecniche ipnotiche. Alla fine, si scopriranno le intenzioni malvagie del dottor Caligari, che, oltre a essere direttore di un ospedale psichiatrico, eseguiva esperimenti sui suoi pazienti nel tentativo di controllarli.
Oltre alla sua suggestiva atmosfera ed estetica, Il Gabinetto del Dottor Caligari è un’opera rivoluzionaria non solo dal punto di vista tecnico, ma anche perché, attraverso il genere, lascia trasparire il tormento di un momento storico di profondi mutamenti per la Germania, la cui instabilità popolare sfocerà nell’ascesa del partito nazista. Col senno di poi, la storia del sonnambulismo di Cesare e degli omicidi commissionati dal dottor Caligari può essere vista come una metafora di ciò che avvenne anni dopo con Hitler e il partito nazista.
In questo senso, il film non è solo un’opera cinematografica, ma anche un inquietante riflesso della storia sociale e politica tedesca.