«Diventano quattro i nuovi asili nido programmati dall’Amministrazione, grazie a tre nuove delibere approvate dalla giunta comunale nell’ultima seduta che si aggiungono alla decisione relativa all’asilo di Pellaro della scorsa settimana». Lo afferma l’assessore ai Lavori pubblici Franco Costantino dopo le tre delibere approvate dalla Giunta comunale riguardanti la riconversione ad asilo dell’immobile sito nell’area di Parco Caserta” grazie ai fondi Next generation Eu, nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e resilienza per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione. Lo stesso per il nuovo asilo di Catona e per quello collocato nell’area ex Selleria via Ciccarello.
«All’Asilo nido al servizio del territorio di Pellaro – ha proseguito Costantino – si aggiungono ora le nuove strutture di Catona, di Modena (nella zona ex Polveriera) e la ristrutturazione e l’ ampliamento del Parco Caserta. Complessivamente le nuove strutture, finanziate con fondi del Pnrr, renderanno disponibili 180 nuovi posti di asilo nido al servizio dei territori comunali. I nostri nuovi asili saranno realizzati con materiali ecosostenibili e tecniche a basso impatto ambientale. L’idea progettuale che ha ispirato i professionisti incaricati è quella basata sul concetto simbolico dell’asilo-casa, all’interno del quale il bambino costruisce la propria memoria e realizza la propria storia individuale. L’investimento complessivo ammonta a 4.200.000 euro».
«Importante è stato il lavoro portato avanti in questi anni dall’Amministrazione Falcomatà, ma significativi i numeri delle richieste dei bambini per entrare negli asili. In particolare si tratta: 35 bambini in lista per l’asilo aziendale, 59 per quello di Gebbione, 30 per quello di Archi e 5 per il nido Celeste – ha evidenziato l’assessore alle Politiche sociali e al Welfare Lucia Anita Nucera – dunque la richiesta dei posti, come mostrano i numeri, è sempre crescente, considerata l’alta qualità dei nostri asili, anche se la città di Reggio ha una percentuale ancora purtroppo bassa rispetto ai numeri europei per via di una strutturale mancanza di investimenti in passato in questo settore. Siamo passati da 0 a 355 in 10 anni e ora gli asili saranno ben otto, di cui tre già operativi (nelle zone di Gebbione, Archi e l’asilo aziendale al Cedir) tre realizzati con fondi Pnrr, due con i Patti per il Sud. C’è da sottolineare – ha concluso l’assessore Nucera – che nessuna zona verrà penalizzata poiché la scelta importante dell’Amministrazione Falcomatà è stata quella di dislocare gli otto asili su tutto il territorio comunale da Catona a Bocale».