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Vibo Valentia: l’Istituto per la Famiglia Ionadi conclude il progetto LUMINA

L’Associazione di Volontariato Istituto per la Famiglia Sez. 278 Ionadi annuncia di aver concluso con successo il progetto LUMINA

di Sebastiano Plutino

L’Associazione di Volontariato Istituto per la Famiglia Sez. 278 Ionadi (VV) , afferente al sistema socio- lavorativo Azione Cristiana Umanitaria, fondato dal missionario cristiano Gilberto Perri e nato dall’ispirazione cristiana “Nel bene del tuo prossimo sta il tuo bene”, annuncia la conclusione del progetto LUMINA, un’iniziativa che ha contribuito in maniera attiva e costante al miglioramento della qualità della vita di giovani, adulti e anziani, ponendosi come promotore di attività innovative e di grande rilevanza nel Terzo Settore.

IL presidente Luigi Leone ci offre una breve sintesi: “Il progetto, partito a gennaio 2024, ha dato vita allo Sportello INTERATTIVO LUMINA, uno spazio dedicato al supporto informativo e assistenziale per la comunità. Attraverso questo sportello, l’Istituto Per la Famiglia sez. 278 ha risposto in maniera concreta ai bisogni quotidiani della cittadinanza, fornendo consulenze gratuite su orientamento scolastico, universitario e lavorativo, assistenza alla compilazione di documenti e bollette, e informazioni su agevolazioni e bonus pubblici. In un contesto in cui gli strumenti tradizionali di comunicazione amministrativa risultano spesso obsoleti o inefficaci, LUMINA ha creato un canale di informazione accessibile e capillare, rivolto non solo ai residenti di Ionadi, ma anche ai cittadini dei comuni limitrofi. Grazie all’attivazione di questo servizio, è stato possibile raggiungere oltre 720 persone, offrendo loro assistenza personalizzata e strumenti utili per migliorare la propria qualità di vita.”

Inoltre, le attività progettuali si sono distinte per la capacità di promuovere la cittadinanza attiva e la consapevolezza dei propri diritti, rendendo i cittadini più informati e partecipi della vita pubblica. A supporto di questo obiettivo, sono stati organizzati numerosi corsi di formazione gratuiti per diverse fasce della popolazione: corsi di digitalizzazione per anziani, di alfabetizzazione per stranieri, di sicurezza e privacy sul posto di lavoro, nonché un corso di protezione civile che ha coinvolto direttamente i cittadini nella gestione delle emergenze.

Ci illustrano i responsabili della comunicazione Yael Ripepi ed Emanuele Casuscelli: “LUMINA si è anche impegnato nella sensibilizzazione della popolazione su tematiche sociali fondamentali utilizzando i più conosciuti social networks per contrastare fenomeni come il cyberbullismo, la violenza di genere e le nuove dipendenze. Attraverso dei seminari formativi nelle scuole sono stati coinvolti oltre 1.000 studenti. L’utilizzo di strumenti multimediali ha risposto efficacemente ad alcune problematiche locali, come la scarsa digitalizzazione tra gli anziani e l’integrazione degli stranieri, fornendo strumenti pratici e soluzioni innovative.”

In linea con la sua missione di supporto alle fasce più vulnerabili, il progetto LUMINA ha facilitato l’accesso a servizi pubblici e privati, migliorando la comunicazione tra cittadini ed enti locali, e promuovendo la collaborazione interistituzionale tra il settore pubblico e quello del volontariato. Un elemento distintivo del progetto è stato proprio la capacità di integrare servizi telematici e tradizionali, offrendo un sostegno concreto a chi aveva difficoltà nell’utilizzo delle tecnologie, come gli anziani o le persone con basse competenze digitali. Inoltre, il progetto ha contribuito in modo significativo al rafforzamento delle reti sociali e della solidarietà locale, organizzando eventi come la presentazione del libro “La bambina e il suo coraggio” di Maria Grazia Bova, pubblicato da Laruffa Editore che ha visto la partecipazione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza Antonio Marziale. Durante l’incontro è stato affrontato il delicato tema degli abusi sui minori. Molteplici giornate di raccolta fondi hanno coinvolto numerosi cittadini e istituzioni locali.

In questi giorni in cui l’opinione pubblica mette in discussione la fede cristiana volendola relegare a fenomeno di creduloneria e simil superstizione è l’evidenza a mostrare il contrario. L’Istituto per la Famiglia Sez. 278 di Ionadi, che da oltre dieci anni opera su tutto il territorio vibonese assistendo numerose famiglie e individui bisognosi con l’obiettivo di restituire loro dignità sociale, desidera ringraziare tutti coloro che hanno collaborato al Progetto LUMINA, dai volontari agli attori locali, dimostrando ancora una volta il proprio ruolo centrale nella promozione di iniziative di grande rilevanza sociale nel Terzo Settore. I risultati raggiunti confermano quanto sia fondamentale il lavoro sinergico tra istituzioni e cittadini per rispondere in modo efficace ai bisogni emergenti della società. Con la conclusione delle attività progettuali, l’Istituto si impegna a continuare il suo prezioso operato nell’assistenza e nella promozione sociale, con l’auspicio che il Progetto LUMINA possa fungere da modello di riferimento per future iniziative di inclusione, formazione e partecipazione civica.

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