È uscito al cinema il nuovo film, o “favola”, come viene definita all’inizio della pellicola, di Francis Ford Coppola, Megalopolis. Un’opera complessa, meravigliosa sia dal punto di vista registico che concettuale.
È evidente come Coppola abbia voluto riversare tutto in quello che, molto probabilmente, sarà il suo ultimo film, a volte anche in maniera eccessiva.
Il film abbonda di discorsi complessi e critiche costanti alla società, ma trasmette anche la speranza nell’amore, un sentimento che la vita ha tolto al regista con la recente scomparsa della moglie Eleanor, morta ad aprile e a cui il film è dedicato.
In un’America alternativa, la città di New Rome è dominata da un’élite di famiglie patrizie che, pur professando rigidi codici morali, indulge in piaceri proibiti, mentre il popolo vive in miseria.
Protagonista della storia è Cesar Catilina, un architetto e vincitore del Nobel per l’invenzione di un materiale rivoluzionario chiamato Megaton. Sebbene possieda il potere segreto di fermare il tempo, la sua vita è segnata dal rimorso per la misteriosa scomparsa della moglie, un evento che lo ha spinto all’alcolismo.
Cesar sogna di costruire Megalopolis, una città ideale e utopica, mentre il sindaco Cicero propone un casinò per rilanciare l’economia. A questo punto, Cesar incontra Julia, la figlia di Cicero, e tra loro nasce una relazione, nonostante le iniziali divergenze.
Intanto, Wow, ex amante di Cesar, e Pulcher, suo rivale politico, complottano contro di lui. Cesar si trova quindi a dover scegliere in chi riporre la propria fiducia, chiedendosi cosa meriti davvero l’umanità.
Le interpretazioni sono magistrali, con un Adam Driver sempre eccessivo ma mai ridicolo, e un Giancarlo Esposito, noto al grande pubblico per il ruolo di Gustavo Fring in Breaking Bad, eccezionale nella parte del villain iniziale.
Perfette le interpretazioni di Nathalie Emmanuel nel ruolo di Julia Cicero e Aubrey Plaza nei panni di Wow Platinum, una donna con un unico obiettivo: il potere. Meravigliosa anche la performance di Shia LaBeouf nel ruolo di Clodio Pulcher, che si rivela il vero rivale di Cesar.
Si tratta di un film indipendente che Coppola ha dovuto finanziare da solo, dopo che l’intero sistema cinematografico aveva cercato di boicottarlo e impedirne l’uscita.
Il film si è rivelato splendido, nonostante si sappia già che sarà un flop per il grande pubblico.
Megalopolis ha permesso al regista di sfogarsi, di affrontare un dolore che non potrà mai scomparire, quello della morte della moglie, ma che va comunque accettato.
E direi che Coppola, con l’uscita di questo film, è riuscito ad affrontarlo nel miglior modo possibile, regalando al mondo uno dei film più belli degli ultimi vent’anni, con tutti i suoi difetti e le sue esagerazioni.
★★★★☆