La segretaria Elly Schlein ha ragione, l’ha detto chiaramente a Mormanno:
Il PD calabrese deve costruire l’alternativa al Centrodestra che guida – male – la Regione.
Saremo giudicati per questo:
sulla capacità di rappresentare – con al centro i temi della Sanità, del Lavoro e delle Infrastrutture – un’offerta politica diversa, progressista, che non si arrenda, nell’immobilismo, di fronte a tutti agli indici economici e sociali che condannano i calabresi ad una cittadinanza di serie B.
Come costruire questo cambiamento, come farlo politicamente? Anche qui la Schlein è stata chiara: 1) ci si deve aprire a tutte forze politiche e sociali che combattono l’arroganza delle Destre corporative, incapaci di politiche “universalistiche”, per tutti; 2) si deve partire dai territori, dalle istanze dei cittadini organizzati, dei circoli, dei sindacati, dei corpi intermedi impegnati contro le intollerabili disuguaglianze. Possiamo ancora sintetizzare?
“Pluralismo e Giustizia sociale” debbono essere il fondamento del Nuovo Centrosinistra calabrese.
Tutti in campo, nessuno escluso, contro il Regionalismo differenziato, contro l’accesso limitato ai farmaci antitumorali, per lo svolgimento dei concorsi negli Ospedali, contro lo spreco di risorse legate al “Ponte” di Salvini e di Occhiuto, contro chi ha deciso di negare alla radice ogni possibilità di perequazione tra Nord e Sud, mettendo da parte ogni serio tentativo di approntare veri livelli essenziali di prestazioni sociali “uguali” per tutti i cittadini italiani.
Il PD può essere davvero promotore di questa “rivoluzione” di prospettiva, non chiudendosi nell’inutile orgoglio di parte ma “aprendosi” ad apporti diversi, articolando nei territori calabresi una stagione di ascolto e di analisi la più condivisa possibile, la più articolata e critica, la più propositiva ed efficace.
Il Partito Democratico Metropolitano ha già iniziato, in occasione della raccolta firme sull’autonomia differenziata, a dialogare con tutte le forze politiche ed i movimenti civici che sono contrari a questa destra e nei prossimi mesi continuerà a farlo per costruire una coalizione quanto più ampia possibile in vista anche dei prossimi appuntamenti amministrativi.
Siamo in campo – lo abbiamo dimostrato mettendoci la faccia e scegliendo Elly Schlein nell’ultimo Congresso – per dar corpo e anima ad una Coalizione Democratica che rifugga l’arroganza dell’autosufficienza e che sappia valorizzare il contributo di tutti i riformisti, di tutti gli amici e i compagni che vogliano costruire, insieme, una nuova Speranza per la Calabria.