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ACLI e SUNIA-CGIL regionali: “Mettiamo in piedi azioni sinergiche per tutelare chi è colpito dalla crisi abitativa”

Svolto nei giorni scorsi l'incontro tra ACLI Calabria e Sunia Cigl sull'annoso tema del disagio abitativo che colpisce da anni la Calabria

di Sebastiano Plutino

Si sono incontrati nei giorni scorsi, il Presidente delle ACLI Calabria, Filippo Moscato e il Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria, Francesco Alì per affrontare il tema delicato del disagio abitativo che sta registrando in tutta la regione uno dei momenti più difficili degli ultimi anni.

“Una crisi abitativa – sostengono Moscato e Alì accentuata dalla globalizzazione economica, rafforzata dalla pandemia e dalla crisi energetica, conseguenza anche delle speculazioni e resa drammatica da politiche che hanno ridotto, via via, lo stato sociale e i diritti, a partire dal diritto al lavoro garantito dalla Costituzione”.

“Eppureprosegue la nota stampale misure adottate da questo Governo sono esattamente l’opposto dei principi fondamentali contenuti nella Costituzione. Il Governo in breve tempo ha affossato garanzie sociali come il reddito di cittadinanza, il fondo per l’affitto e il fondo per la morosità incolpevole, non prevedendo, tra l’altro, nessuna risorsa pubblica per aumentare il patrimonio pubblico per un affitto sostenibile. Inoltre, l’aumento esponenziale del costo della vita, il lavoro sempre più precario, un salario minimo non garantito, i tagli alla sanità e alla scuola pubblica, rischiano di far esplodere una vera e propria bomba sociale”.

Per questi motivi, il Presidente di ACLI ed il Segretario Generale Sunia-Cgil regionali, hanno deciso di confrontarsi per “Analizzare i numeri della crisi abitativa in Calabria, rafforzare l’intesa e la collaborazione politico-sindacale attraverso una sinergia che consenta di sostenere congiuntamente chi vive sulla pelle il problema casa in tutte le sue declinazioni”. Così, “Potremo essere, insieme e più capillarmente, al fianco di chi voglia usufruire delle agevolazioni per inquilini e proprietari previste dagli Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato o degli assegnatari di alloggi sociali. Ma anche degli studenti fuori sede che si sono ritrovati con i prezzi delle camere singole aumentati di 13 punti rispetto al 2022, fino a raggiungere un costo medio mensile di 539 euro e annuale di 6.468,00, con picchi nelle grandi città che hanno toccato affitti mensili anche di 700 € al mese. A ciò si aggiungano anche l’aumento delle spese energetiche, del condominio, delle tasse sui rifiuti e delle utenze varie”.

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