La Redel si gode la vetta in solitudine della classifica, ottiene risultati incoraggianti anche a livello giovanile e si prepara alla difficilissima trasferta di domenica 27 ottobre sul campo della forte Deco Piazza Armerina
Coach Cadeo ha analizzato la complessità dell’ultimo successo, ottenuto contro Svincolati MIlazzo: “Ne abbiamo parlato in settimana
Ero consapevole che la gara contro Milazzo sarebbe stata una delle partite più difficili giocata fino ad adesso.
Sono un’ottima squadra, completa, ben allenata, sfruttano bene le loro caratteristiche.
Noi avevamo preparato alcune cose, siamo arrivati, non dico un po’ scarichi, ma non con la stessa attenzione delle altre partite. Alcune cose preparate le abbiamo lasciate andare e abbiamo deciso di difendere con le nostre regole e così e stato. Bravi i ragazzi a non mollare mai, il carattere è riuscito a sopperire le parecchie mancanze tattiche.
Non era facile. Loro sono una squadra che ha un buon ritmo, hanno fatto canestro da fuori, in avvicinamento, sono completi. Davanti a queste difficoltà, quando non abbiamo fatto canestro, quando non abbiamo segnato i liberi, nonostante siamo mancati poi abbiamo vinto.
Di buono prendo che questa squadra non molla mai, lo avevamo già dimostrato nelle partite precedenti. Oggi non avevamo la stessa carica emotiva delle altre partite. E ci sta. In cosa dobbiamo migliorare? Tantissime cose, partiamo dalle ingenuità, certe situazioni in cui devono migliorare, ma per loro stessi e per giocare a un livello superiore“.
In merito alla fase difensiva, il Coach ha aggiunto: “ Vale come per l’attacco. Sono cestisti giovani, per tutti c’è spazio per migliorare. Abbiamo una serie di giocatori che a livello atletico gli si può dire poco, ma non basta. I ragazzi che hanno tutta questa energia e hanno questa qualità devono collegare il cervello in base a quanto vanno veloce le loro gambe. A volte sembra che perdiamo di vista qual è la cosa migliore da fare. Per chi non ha queste qualità deve migliorare la tecnica che diventa fondamentale. La differenza l’abbiamo fatta quando abbiamo avuto la responsabilità individuale dei giocatori, non siamo dovuti andare a fare rotazioni e lasciare tiri aperti. Questo però non vuol dire che può andare sempre bene così. Sul miglioramento difensivo di squadra abbiamo tanto margine“.
Un pensiero e mini bilancio sull’esperienza a Reggio Calabria: “Sono coinvolto tantissimo in questa avventura. Qualcuno dice che mi ha visto arrabbiato (sorride ndr). L’ambiente, la passione che si respira e noi dobbiamo continuare a lavorare, limare le nostre carenze, far crescere i ragazzi. Al di là del risultato è tutto l’ambiente che ti dà forza per continuare“.