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Vertenza Abramo Customer Care: Cassa integrazione per 700 dipendenti

Da domani scatta la cassa integrazione a 0 ore per 700 lavoratori dell'azienda crotonese. Occhiuto: "Il 5 tavolo al Mimit, soluzione vicina"

di Sebastiano Plutino

Da domani, settecento dipendenti della Abramo customer care, società che si occupa della gestione di call center, saranno collocati in cassa integrazione a zero ore.

A darne notizia sono stati i commissari che gestiscono l’azienda dopo che nel 2020 ne è stato dichiarato lo stato di crisi.

“Con l’approssimarsi della data fissata per la conclusione del programma di cessione realizzato da questa Amministrazione, in costanza della sospensione delle attività operative riferibili ai committenti Tim e Fibercopaffermano i commissari in una nota con decorrenza primo novembre 2024 i lavoratori appartenenti all’area Operation saranno posti in cassa integrazione”.

La crisi della società crotonese é stata determinata dal mancato rinnovo delle commesse garantite da Tim e Fibercop.

La situazione potrebbe registrare una svolta grazie al progetto della Regione Calabria di affidare proprio ai lavoratori della Abramo customer care la dematerializzazione delle cartelle cliniche delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria.

Progetto in relazione al quale il Governatore, Roberto Occhiuto, ha annunciato un incontro per il 5 novembre al ministero delle Imprese e del Made in Italiy, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali.

Il Presidente Occhiuto: “Il 5 novembre tavolo Mimit, soluzione vicinissima”

“Sono a Roma, perché anche oggi sto lavorando sulla vertenza Tim, come da mesi, ogni settimana, con tante call che hanno visto coinvolti soggetti pubblici e privati per trovare una soluzione al problema di 1000 famiglie che hanno perso la serenità nei mesi passati”.

Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video pubblicato sui social, in merito alla situazione della Abramo Customer Care che riguarda mille lavoratori.

“Abbiamo messo in piedi un progetto molto complessoprosegue – che però spero vedrà la luce tra qualche giorno. Il 5 novembre ci sarà un Tavolo al Mimit con i sindacati. Ringrazio anche i sindacati perché hanno avuto un atteggiamento molto equilibrato in questi mesi. Ringrazio i soggetti che hanno partecipato insieme a me a tutti i Tavoli, alcuni informali ma molto utili. Tra questi il capo di gabinetto del presidente Meloni e i soggetti pubblici e privati che devono realizzare la soluzione che abbiamo pensato”.

“La soluzione afferma Occhiuto è quella che io avevo proposto qualche mese fa: reskillare i lavoratori su attività di dematerializzazione, per cui la mia Giunta ha messo a disposizione 15 milioni di euro di risorse comunitarie per questa attività: mi piacerebbe ad esempio che si dematerializzassero le cartelle cliniche, in modo da trasformare il problema della vertenza Abramo in una soluzione per la digitalizzazione della sanità”.

“Il 5 novembre – conclude Occhiuto – c’è quindi il Tavolo al Mimit e lì verrà presentato il complesso delle attività utili a garantire il lavoro, sia ai 300 dipendenti dell’Abramo Customer Care, che sono già impegnati in commesse Fiber Cop e Tim, sia ai 700 che dovranno invece occuparsi della dematerializzazione. È davvero difficile e davvero complicato ma sono molto felice perché sono convinto che la soluzione è vicinissima”.

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