Circa un centinaio le donne che nella giornata del 4 novembre hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, sottoponendosi gratuitamente a screening per la diagnosi, prevenzione e cura del tumore al seno e di altre patologie che colpiscono l’universo femminile.
Grazie all’ausilio dei camper dell’organizzazione “Komen Italia” e al supporto del personale dell’Asp di Reggio Calabria formato dai medici Salvatore Basile e Daniel Pasqual e dai tecnici radiologi Anna Siciliano e Claudia Vazzana, diretto dalla dr.ssa Lucia Di Furia, le donne reggine, recandosi a piazzale lido dalle 9 del mattino alle 15 del pomeriggio, hanno avuto la possibilità di effettuare mammografie, ecografie e di ritirare materiale informativo necessario a eseguire l’Hpv test in auto – prelievo, oltre che il kit per lo screening del colon – retto.
L’iniziativa denominata “Amati sempre – alla tua salute ci pensi tu”, è stata presentata nel corso della mattinata nella sala “Trisolini”, all’interno del palazzo sede della Città Metropolitana, con una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, oltre alla stessa Garante Stanganelli, la presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Nuove Frontiere terapeutiche nei tumori della mammella”, la deputata Simona Loizzo; il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia; il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria, Sandro Giuffrida; la dr.ssa Alba Di Leone, della Komen Italia e lo Chief Operating Officer Board Member Caffè Mauro Spa, Valerio Chinè.
Una massiccia campagna di sensibilizzazione, prevenzione e cura del tumore al seno, rivolta alla popolazione femminile, quella che intende mettere in campo la Garante Stanganelli, con una serie di iniziative, che toccherà le diverse province del territorio calabrese, per venire incontro alle numerose istanze pervenute all’ufficio, in merito alla difficoltà di accesso a prestazioni e servizi per lunghi tempi d’attesa e per difficoltà economiche.
La Stanganelli, nell’aprire i lavori della conferenza stampa, ha rimarcato l’importanza di rinsaldare le sinergie istituzionali e la rete in questa occasione rappresentata dalle associazioni “Salute Donna”; “Grace”; “Compagnia delle stelle”; “La Danza della vita” e “Favo”, la federazione delle associazioni di volontariato in oncologia: “le donne – ha evidenziato la Garante – devono essere al centro del nostro impegno, perché quando si ammala una donna, si ammala anche una mamma. Ci rivolgiamo in particolare alle donne in difficoltà che vivono nelle periferie o che sono ristrette nelle case circondariali. Da Reggio parte questo tour, che rappresenterà uno dei pilastri portanti che l’ufficio intende perseguire sino alla fine del mandato”.
La sfida è dunque quella di riuscire a raggiungere le donne nel modo più diretto ed efficace possibile: a rimarcarlo è anche la deputata Simona Loizzo, che in qualità di presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Nuove Frontiere terapeutiche nei tumori della mammella”, ha chiesto di abbassare l’età dello screening e che questo venga garantito anche attraverso il reclutamento della modalità da remoto. Il nostro registro dei tumori – ha detto Loizzo – attesta che interveniamo troppo tardi, mentre la necessità è di anticipare i tempi”.
Per la direttrice dell’Asp Lucia Di Furia, l’iniziativa della Garante va nella giusta direzione “in sintonia completa con il territorio e la consapevolezza che ogni volta che si interviene si può cambiare il destino di una donna”. Preoccupante il dato che vede la Calabria indietro in tema di prevenzione. Solo il 10% delle donne – ha precisato la Di Furia – ha aderito al nostro screening della mammella e il dato è ancora più basso per quello della cervice e al colon retto. Eppure la prima cosa che ho fatto andando alla guida dell’Asp è stata di colmare il ritardo”.
Le fa eco il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp, Sandro Giuffrida, per il quale “esiste certamente un problema culturale e di sensibilizzazione sul quale – sottolinea – dobbiamo lavorare fortemente perché scoprire un tumore in ritardo è una cosa grave”.
A seguire il contributo di Valerio Chinè, Chief Operating Officer Board member Caffè Mauro Spa, che ha realizzato le magliette della manifestazione. “Il programma di salute delle donne – ha rimarcato – è già operativo nella nostra azienda, ma stiamo cercando di aprirci maggiormente al territorio”.
Infine la dr.ssa Alba Di Leone della Komen Italia ha chiuso i lavori intervenendo in video conferenza: “la salute pubblica ha un’importanza rilevante, perché ha un ritorno nella vita sociale”.