Il Segretario generale della CGIL Calabria Gianfranco Trotta, accompagnato da una delegazione sindacale comprendente Giuseppe Guido, Francesco Spingola, Andrea Ferrone, Vincenzo Casciaro e Mario Gaeta ha fatto visita ieri all’Associazione “Don Vincenzo Matrangolo E.T.S.” che nella provincia di Cosenza gestisce otto progetti SAI e che ha una rete diffusa di gestione di progetti Fami.
All’incontro ha presenziato il presidente Giovanni Manoccio ed è intervenuta la sindaca di Acquaformosa Annalisa Milione che si è soffermata sul valore sociale dei progetti Sai e su come questi abbiano creato economia sociale e contribuito a frenare lo spopolamento.Presenti anche l’assessora Maria Rosaria Raimondo e il consigliere Antonio Di Turi, oltre che le Coordinatrici dei progetti di Acquaformosa Lara Simone di Vaccarizzo, Annalisa Ferraro di San Sosti, Annamaria Calonico e Caterina Pugliese di San Basile.
Il presidente ha ritenuto opportuno soffermarsi sui rapporti storici con la Cgil, avvalorati dal protocollo d’intesa siglato l’anno scorso che, oltre a destinare i servizi delle proprie strutture ai dipendenti e ai beneficiari dei progetti, consolida la collaborazione per l’applicazione della legge 29-10-2016 N° 199 nei territori della piana di Sibari dove l’associazione gestisce un progetto “Supreme” per il contrasto al caporalato.
Il segretario generale Cgil Calabria Trotta si è soffermato sulla validità dei progetti SAI, sposando la loro utilità sociale ed economica soprattutto nelle aree interne della Calabria, inoltre ha denunciato l’inerzia di un governo che ha privilegiato l’investimento in Albania creando veri luoghi di detenzione piuttosto che favorire l’accoglienza diffusa nei borghi. Trotta ha assicurato che la Cgil sosterrà i vari progetti di eccellenza che si sono sviluppati in Calabria e, soprattutto, nell’area dei paesi arbëreshë, annunciando poi che a fine gennaio si terrà ad Acquaformosa un convegno Nazionale sulle buone pratiche in accoglienza.
Il Segretario ha, inoltre, denunciato i tagli presenti nella finanziaria che rendono sempre più difficile la vita dei cittadini e delle classi più povere del paese tra i quali anche gli immigrati e ha posto l’accento sullo sciopero di venerdì che ha visto la partecipazione di migliaia di lavoratori, che non riescono ad avere una sanità degna di tal nome ed i servizi che un normale governo deve garantire ai propri cittadini.
Manoccio ha ringraziato il sindacato per l’attenzione che ha rivolto, storicamente, alle esperienze di accoglienza e inclusione che da oltre 14 anni si sviluppano Acquaformosa e negli altri progetti gestiti dall’associazione, e si è complimentato sulla scelta di Acquaformosa per il convegno nazionale di fine gennaio.