Home » Qualità della Vita: Reggio all’ultimo posto nella classifica nazionale de “Il Sole 24 Ore”

Qualità della Vita: Reggio all’ultimo posto nella classifica nazionale de “Il Sole 24 Ore”

"Grazie al lavoro di questi anni i nostri Comuni crescono in tutti i settori", contestano i Consiglieri di Maggioranza del Comune di Reggio

di Sebastiano Plutino

E’ Reggio Calabria la provincia fanalino di coda nell’edizione 2024 dell’Indagine del Sole 24 Ore che misura la qualità della vita nei territori italiani.

La Città metropolitana calabrese che occupa l’ultimo posto,il 107/mo, nella classifica perdendo sei punti rispetto alla rilevazione dello scorso anno, indossa la maglia nera precedendo Crotone che è 105/ma con due posizioni in meno rispetto allo scorso anno; Vibo Valentia 103/ma, che subisce 7 punti di pemnalizzazione, e Cosenza al 102/mo rimasta invariata.

L’unica realtà territoriale calabrese ad avanzare, seppure di una lunghezza, è quella di Catanzaro che guadagna un solo punto piazzandosi al 90/mo posto.

La Calabria, dunque, si colloca complessivamente nelle posizioni di fondo della classifica stilata sin dal 1990 dal quotidiano economico e che ogni anno fotografa il benessere nelle province italiane attraverso 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

E in questo contesto Reggio, secondo quanto emerge, evidenzia forti criticità su una serie di aspetti. Le carenze più gravi, in particolare, sono state rilevate in materia di ambiente e servizi (ultima al 107/mo poso), affari e lavoro, cultura e tempo libero.

I Consiglieri della Maggioranza metropolitana non ci stanno: “Classifica Sole24ore fuorviante, non rispecchia la realtà delle cose. Grazie al lavoro di questi anni i nostri Comuni crescono in tutti i settori”

«La classifica pubblicata dal Sole 24 ore è fuorviante perché basata su indici e indicatori che, nella maggior parte dei casi, poco o nulla hanno a che fare con la qualità della vita reale delle persone. Piuttosto, emerge la profonda spaccatura che esiste fra il nord ed il sud del Paese, un’Italia tagliata in due con una parte letteralmente abbandonata al suo destino per la gioia di chi continua a vedere nel meridionale un cittadino “brutto, sporco e cattivo”». E’ quanto affermano i consiglieri della maggioranza alla Città Metropolitana che si dicono «perplessi di fronte a numeri che servono, più che altro, ad esaltare l’ego di chi è sempre pronto a puntare l’indice contro qualcuno».

«Ma come si fa a credere che il benessere di un luogo possa dipendere o meno dall’età anagrafica di chi fa politica?», si domandano riflettendo, piuttosto, «su questioni salienti come l’emigrazione sanitaria o il divario sugli investimenti per il trasporto pubblico».

«In questi mesi – continuano – tutto il comprensorio reggino si riempie di turisti affascinati delle nostre belle realtà, dalle peculiarità degli antichi borghi e delle tante opportunità intorno ad una nuova vocazione e ad una narrazione che sta fortemente rilanciando l’immagine del territorio. In una città che registra picchi altissimi di salubrità dell’aria e dove il clima, gioco forza, permette di vivere 365 giorni all’aperto, non è credibile che la qualità della vita possa essere inferiore rispetto ad altri centri in cui smog, industrie e microcriminalità rappresentano un costante campanello d’allarme per le popolazioni residenti. E’ evidente che la classifica diffusa dal noto quotidiano non rispecchia in alcun modo il reale stato delle cose. Il lavoro di questi anni, nonostante le difficoltà indipendenti dalla nostra volontà e provenienti da fattori esterni, è sotto gli occhi di tutti. La nostra area metropolitana è sempre più attrattiva e vitale, punta il suo sviluppo sulla crescita della dotazione infrastrutturale e del proprio capitale sociale ed economico. Gli indicatori del turismo sono tutti in crescita, così come quelli dell’export, delle infrastrutture, dei servizi».

«Evitiamo, dunque, di ubriacarci di cifre che si discostano totalmente dalla vita in carne ed ossa dei cittadini. Si continui, ognuno col proprio ruolo, a lavorare affinché l’Italia continui ad essere una ed indivisibile, perché si possano creare le condizioni per riportare i giovani emigrati lì dove affondano le loro radici. Serve un maggior impegno del Governo, di una politica che non faccia più figli e figliastri. Le classifiche lasciano il tempo che trovano perché, al mondo, nessun posto è bello e vivibile come Reggio Calabria», concludono i Consiglieri di Maggioranza del Comune di Reggio.

 

 

Il gruppo Pd sulla classifica Sole24Ore: “Indicatori risibili, piuttosto il Governo si interroghi sulle realtà del sud”

«Il Governo si interroghi sulle recenti classifiche pubblicate dal Sole24ore in cui l’intero Mezzogiorno è praticamente relegato al ruolo di Cenerentola nella classifica sulla qualità della vita delle nostre Province». E’ quanto afferma il gruppo comunale del Pd che, rispetto all’ultima posizione della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sottolinea «gli sforzi di un’amministrazione che, in questi anni, ha dovuto scalare montagne per rilanciare un territorio altrimenti abbandonato al suo destino».

«Tralasciando alcuni risibili indicatori scelti per stilare la graduatoria affermano è sotto gli occhi di tutti come la nostra area metropolitana paghi l’inesistenza di un Governo che sta lavorando per dividere e affossare il Paese. In questi anni, si è fatto tantissimo in termini di recupero e spesa dei finanziamenti europei. Sono fioriti cantieri, nuove opere pubbliche hanno dato slancio e vigore all’economia, intere porzioni del comprensorio stanno vivendo una rigenerazione che non conosce precedenti. Eppure, i cittadini sono ancora costretti ad emigrare per avere garantita una Sanità migliore, devono fare i conti con infrastrutture viarie che impediscono lo sviluppo delle comunità, devono scontare una politica dell’occupazione che non esiste se non nella forza e nella determinazione dell’amministrazione comunale che è riuscita ad azzerare il precariato, ad internalizzare e salvaguardare i lavoratori dei servizi urbani ed a bandire concorsi pubblici che mancavano da 21 anni».

«L’ostinazione e la caparbietà della classe dirigente reggina e del sindaco Giuseppe Falcomatà – spiegano al netto dei pesanti tagli ai trasferimenti statali che hanno colpito praticamente ogni settore ed anche grazie alla forte capacità di dialogo e sinergia istituzionale, è riuscita a portare a compimento risultati fondamentali che, fra i più recenti, si sono tradotti nella storica apertura della Strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, che unisce il mare alla montagna per una crescita esponenziale in termini economici e crescita turistica, nella rinnovata veste di Piazza De Nava che consegna una linfa e bellezza al fronte del Museo archeologico nazionale, nella realizzazione del Parco Urbano Parco del Tempietto sul Lungomare e del Rione Marconi, una delle zone più complesse dell’intero territorio cittadino». «Sfruttando i fondi comunitari – proseguono – la nostra città è passata da zero a circa 355 posti per bambini in otto asili nido comunali, alcuni dei quali catalogabili nel progetto esecutivo da poco approvato dalla giunta di Palazzo San Giorgio. E sempre rimanendo nell’ambito delle politiche sociali, i servizi destinati alle fragilità, alle persone senza fissa dimora, alle famiglie più disagiate, alle persone con disabilità, tutte attività già realizzate con fondi europei, già attive e pienamente operative, che la classifica evidentemente non fotografa. Come dimenticare, poi, la consegna dei lavori del Palazzo di Giustizia, frutto di un protocollo con il Ministero dell’Interno, che vedrà presto consegnata alla città un’opera di vitale importanza attesa da lunghissimo tempo».

Sul fronte del rispetto dell’ambiente e di un trasporto pubblico sostenibile, il Partito democratico ricorda «la messa su strada di 60 nuovi bus elettrici di Atam che contempla il rinnovo totale della flotta entro la fine dell’anno, un risultato storico che affonda le sue radici nella positiva programmazione di questi anni».

Ma non solo: «Reggio Calabria ha conquisto un’immagine internazionale grazie ad Opera, l’affascinante serie di colonne del maestro Tresoldi che svetta sul chilometro più bello d’Italia e sulla copertina di tutti libri di testo di Storia dell’Arte utilizzati da centinaia di scuole in tutto il Paese. In questi giorni, poi, la ribalta è stata conquistata dalla mostra “Il Calcio è arte” che sta catalizzando l’attenzione di tutto il mondo sulla Pinacoteca civica. E tutto questo senza toccare un euro di fondi di bilancio, che invece è stato risanato, attraverso un’operazione certosina, durata tanti anni, che ha riportato il nostro ad essere un Ente sano e con finanze sostenibili e trasparenti».

«Sono solo alcuni degli interventi – spiegano i consiglieri del Pd – di un’amministrazione che ha raccolto la città dalle macerie e, mattone su mattone, è riuscita a rimettere in piedi una comunità disorientata e smarrita che, in questi giorni, si è stretta nel morbido abbraccio di “Reggio Città Natale”, il ricco cartellone di eventi natalizi e luminarie allestito per le festività dicembrine che continueranno anche dopo lo splendido appuntamento del Capodanno Rai che sugellerà il rilancio del nostro territorio».

«Il futuro concludono – ha le forme e le sembianze dell’ex Cinema Orchidea che, presto, tornerà a far pulsare il cuore di quanti riconoscono in Reggio Calabria un importante centro di animazione culturale. Ecco, di tutto questo il Sole24ore non tiene conto. Le classifiche non rendono giustizia alla realtà delle cose, non appassionano nessuno perché la vita vera, quella che ogni giorno ci fa svegliare nel posto più incantevole del mondo, non si misura con la calcolatrice delle statistiche. Reggio Calabria ha qualità da vendere e vita da vivere»

Potrebbe interessarti: