«La Piana di Gioia Tauro da quando le amministrazioni regionali di centrodestra hanno decretato la chiusura di una moltitudine di ospedali lungo l’intero comprensorio, soffre un’arretratezza inammissibile nel complesso settore sanitario che mina alle fondamenta il sacrosanto diritto di ogni cittadino ad un sistema sanitario pubblico ed efficiente. Il solo nosocomio operativo, quello di Polistena, soccombe per rispondere alle necessità di una platea di oltre 150 mila cittadini. Considerando, poi, il dimensionamento della struttura di Gioia Tauro, il quadro diventa desolatamente drammatico», prosegue Falcomatà.
«Si comprende bene quanto sia importante la realizzazione del Grande Ospedale della Piana, un’area in cui l’assistenza sanitaria pubblica sta diventando un privilegio per pochi. La Regione ed il Commissario alla Sanità hanno, quindi, l’obbligo etico e morale, ancor prima che economico, di produrre ogni sforzo possibile affinché si arrivi a trovare una soluzione definitiva ad un problema che affonda le sue radici in un’illogica e insensata politica di austerity. La Città Metropolitana e la popolazione della Piana non possono più attendere», conclude Falcomatà.