L’area metropolitana di Reggio Calabria immaginata come location ideale per celebrare matrimoni in grande stile. E’ il progetto, già avviato dalla Camera di commercio nel 2024, sul quale stanno lavorando, in sinergia, Palazzo Alvaro e l’Ente camerale nel tentativo di creare un vero e proprio contenitore di servizi legato al giorno più importante per le coppie.
Nei saloni della Città Metropolitana, si è tenuto un confronto fra il sindaco Giuseppe Falcomatà ed il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana, allargato a professionisti del settore da tempo impegnati su un fronte che ha ripercussioni positive sull’immagine e sul tessuto economico, sociale e turistico delle comunità.
Alla riunione hanno preso parte anche Giuseppina Attanasio, dirigente del settore Affari istituzionali e responsabile del servizio “Promozione e marketing del territorio” e Natina Crea, Segretario Generale dell’Ente camerale.
L’idea si sviluppa sul concetto di “wedding tourism” ed è rivolta ai reggini fuori sede che scelgono la città natale per pronunciare il fatidico sì ed a mercati esteri che hanno una consolidata esperienza nel campo delle “nozze in trasferta”. Si è partiti analizzando i dati, che vedono sempre più coppie straniere, soprattutto statunitensi, canadesi, inglesi e dei paesi orientali scegliere l’Italia quale meta preferita per celebrare il proprio matrimonio. Nel 2019, infatti, si sono tenute 9.000 unioni straniere nel nostro Paese, diventate oltre 13.600 nel 2023, con 56 mila euro in media di spese ed una base consolidata di 120 ospiti. Si è constatato, poi, come il 70% delle cerimonie celebrate in città interessino reggini di ritorno, con al seguito un numero sempre più crescente di invitati provenienti da altre province o Paesi.
«E’ un asset sul quale ragionare concretamente», ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà, convinto che «la proposta risponda pienamente al principio su cui lavoriamo e che identifica Reggio come meta di destinazione e non più di passaggio o partenza». «La proposta del “wedding tourism” – ha spiegato – appare coerente sia dal punto di vista dell’indirizzo politico, sia su quella di una programmazione specifica. Si può interpretare come un tassello di una progettazione più ampia di una città che diventa luogo d’arrivo».
Il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana, ha sottolineato «l’importanza e l’incidenza dell’economia legata al settore dei matrimoni, capace di coinvolgere diversi e numerosi segmenti di mercato». «Già dallo scorso anno abbiamo avviato un percorso finalizzato ad aumentare la presenza sul territorio degli ospiti degli sposi attraverso l’offerta di esperienze turistiche e pacchetti di viaggio proposti dai nostri tour operator; l’obiettivo adesso è quello di ampliare la base degli operatori coinvolti creando una vera e propria rete che unisca tutti i segmenti legati alla filiera del wedding».
Così, anche grazie alla condivisione tra le istituzioni, l’obiettivo diventa quello di «far diventare la Città metropolitana di Reggio Calabria la prima “Destination Wedding Organization” italiana, capace, cioè, di offrire proposte personalizzate e promuovere il territorio a livello internazionale, puntando ad ambire al ruolo di meta d’eccellenza al pari di esperienze virtuose come quelle della Toscana, della Costiera Amalfitana o della regione Puglia».
«La Destination Wedding Organization – è stato ribadito nel corso della riunione – si occuperà, quindi, di organizzare, mettere in rete e promuovere congiuntamente una serie di attori che devono garantire i diversi servizi nel comparto, per esempio, delle location, del catering, della fotografia, dell’allestimento o della logistica così da generare un circuito virtuoso con importanti ritorni, diretti e indiretti, per le imprese ed il tessuto produttivo del comprensorio».
Fra le potenzialità del progetto, il ragionamento si è focalizzato «sull’incremento della spesa media dei turisti, grazie alla permanenza prolungata degli sposi e dei loro ospiti, e sul potenziamento della notorietà e del posizionamento del brand territoriale, che beneficerà della visibilità internazionale offerta dagli eventi matrimoniali». Non è stato sottovalutata, infine, la creazione di un effetto “showcasing” che «spingerà molti partecipanti delle diverse cerimonie a tornare come turisti ed a consigliare la destinazione di Reggio Calabria ad amici e conoscenti, generando un passaparola positivo offline e online».