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Reggio: bloccata la demolizione dell’ex cinema “Orchidea”

"L'Immobile sottoposto a tutela?", si chiede Vincenzo Vitale, il presidente della Fondazione "Mediterranea"

di Sebastiano Plutino

Viincenzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea, interviene sullo stop alla demolizione dell’ ex cinema Orchidea e si domanda se questa interruzione sia dovuta alla messa in tutela dell’immobile: “L’apparenza è quella di un frame di video horror, un isolato torreggiante rudere che, incutendo timore e soggezione, rimanda ad ambienti e circostanze degradate e tragiche. È quel che resta del Cinema Orchidea dopo la sua demolizione, un rudere lasciato a deturpante ricordo di un’operazione che, con un minimo di senso civico e di amore par la città, si sarebbe dovuta limitare al restauro conservativo. La cui sala, peraltro, godeva di un’acustica perfetta e difficilmente eguagliabile, cosa che sarebbe stata utilissima se, come affermato dai demolitori, il locale sarà destinato a divenire una casa della cultura e dello spettacolo. Questa demolizione poi improvvisamente si blocca. Probabilmente è intervenuta la Soprintendenza, che ha ritenuto la costruzione, ben più anziana delle cabine del Lido sottoposte a tutela oltreché portatrice di storia e stile, degna di essere tutelata. Non sembra possibile un’altra ipotesi per spiegare questa interruzione dei lavori di demolizione. Sorge spontanea una domanda: la Soprintendenza non si poteva muovere prima? O non si è voluta muovere, muovendosi solo dopo che le è stato fatto notare l’importanza storica e identitaria dell’immobile che il comune stava demolendo? Comunque sia un’altra figuraccia, un altro esempio di poca affidabilità di questa articolazione periferica della Stato.”, dichiara Vitale. 

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