“La chiusura del mercato di Piazza del Popolo è l’ennesima dimostrazione di come l’Amministrazione Falcomatà sia autoritaria e insensibile di fronte alle reali esigenze dei cittadini. Senza alcun confronto con i commercianti e i cittadini, il Sindaco e la sua Giunta hanno decretato la fine di uno dei luoghi simbolo della nostra città, un mercato che per oltre ottant’anni ha rappresentato un punto di riferimento economico e sociale per migliaia di reggini.” – a dichiararlo è Antonio Zappia, Responsabile dei Reggini Fuorisede del Movimento ‘Rivoluzione Rheggio 743 a.C.’, che attacca duramente la scelta del Sindaco, evidenziando l’enorme distanza tra la sua Amministrazione e i bisogni della popolazione.
“Tra il 1993 e il 2001, il Sindaco Italo Falcomatà, padre dell’attuale primo cittadino, si trovò davanti allo stesso problema (di gran lunga più grave), ma lo affrontò con uno spirito completamente diverso: ascoltò la città, dialogò con gli ambulanti, trovò una soluzione condivisa per mantenere in vita il mercato. Oggi, invece, Giuseppe Falcomatà governa con l’imposizione, ignorando i cittadini e decretando la fine del mercato storico senza alcuna alternativa concreta.” – ha proseguito Antonio Zappia – “Questo atteggiamento autoritario si riflette in tutta la gestione amministrativa, dove il confronto è sostituito da diktat calati dall’alto, con conseguenze devastanti per il tessuto sociale ed economico della città.”
“Come se non bastasse – continua Zappia – Falcomatà ha avuto il coraggio di parlare di garbo istituzionale, lamentando il fatto che il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi, lo abbia convocato più volte per PEC anziché accordarsi ‘con cortesia’. Un concetto di garbo che evidentemente vale solo quando fa comodo a lui e alla sua Amministrazione.”
“Dov’era il garbo istituzionale quando l’opposizione veniva bloccata da mille cavilli burocratici per ogni iniziativa? Dov’era il garbo istituzionale quando i cittadini di Arghillà venivano ignorati e privati dei loro diritti?” – ha rimproverato Zappia – “La verità è che Falcomatà e la sua Giunta pretendono regole rigide per gli altri, ma non per sé stessi. Quando c’è da partecipare a eventi di visibilità o a inaugurazioni, il Sindaco è sempre in prima fila; quando invece si tratta di affrontare problemi seri, manda avanti i delegati.”
“La fine del mercato di Piazza del Popolo non è un episodio isolato, ma solo l’ultima pagina di un’Amministrazione che lascerà dietro di sé una città in macerie. Ponte Calopinace, Parco Lineare Sud, Lido Comunale: una lunga lista di incompiute e promesse non mantenute.” – ha concluso Antonio Zappia – “Reggio Calabria merita di meglio. Noi continueremo a lottare per difendere i luoghi storici della nostra città, per tutelare i lavoratori onesti e per restituire ai reggini un’Amministrazione degna di questo nome.”