Si è svolta presso il Salone dei Lampadari Italo Falcomatà a Palazzo San Giorgio l’iniziativa “Radici e Voci: la Lingua Madre come Ponte tra Culture”, organizzata in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre dalla cooperativa Work (gestore del progetto Sai) e dall’assessore al del settore Welfare Lucia Nucera.
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi referenti del settore, tra cui Mario La Russa (Cooperativa Work), Francesca Azzarà (Centro SAI di Reggio Calabria), Francesco Porcaro (Club Unesco Scilla), Pasquale Ambrosino (Exodus Calabria) e Maria De Martino (International House). Per l’Amministrazione comunale erano presenti l’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Nucera, con delega alle minoranze linguistiche, e Paola Amato, responsabile del SAI di Reggio. Presenti anche i referenti del SAI di Ardore e Condofuri, insieme a numerosi beneficiari.
L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione sulle politiche sociali per l’inclusione e la valorizzazione delle minoranze linguistiche.
Il Comune di Reggio Calabria ha confermato il proprio impegno su questi temi, promuovendo percorsi di integrazione nei territori di Ardore e Condofuri, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Work.
La Giornata Internazionale della Lingua Madre, nata per commemorare una strage avvenuta in Bangladesh, ribadisce il valore della lingua non solo come elemento identitario, ma anche come strumento di inclusione e ponte tra culture. Tuttavia, resta aperta la questione della minoranza linguistica greca, perché la legge 482 non è ancora pienamente applicata dall’Ufficio Scolastico Regionale; senza un insegnamento curriculare adeguato, infatti, il rischio è che questa lingua scompaia.
Come ogni anno, verranno promossi corsi di lingua greca nelle scuole e nelle biblioteche, ma, come sottolineato dall’Assessore Lucia Nucera, è necessario un impegno strutturale più ampio:
“La tutela delle lingue minoritarie, come il greco di Calabria, è un elemento fondamentale della nostra identità culturale. Allo stesso tempo, dobbiamo garantire l’integrazione e il riconoscimento di tutte le lingue e culture presenti nel nostro territorio.”
Un momento significativo ed emozionante è stato quello della lettura di varie poesie, nella propria lingua madre, da parte di vari beneficiari del SAI; il tutto ispirato da una frase-simbolo di Nelson Mandela di grande impatto che è diventata quasi lo slogan di tutta l’iniziativa:“ Parlare a qualcuno in una lingua che comprende consente di raggiungere il suo cervello. Parlargli nella sua lingua madre significa raggiungere il suo cuore”