L’autista, impegnato regolarmente nel proprio turno di servizio, è stato colpito con calci, pugni e con uno zaino, riportando una ferita alla testa che ha richiesto l’applicazione di tre punti di sutura. L’episodio ha suscitato sdegno e preoccupazione nel mondo del trasporto pubblico, già messo a dura prova da episodi simili in diverse città italiane.
«Non si tratta più di casi isolati – dichiarano Giuseppe Basile, Amministratore Delegato di ATAM Spa , ed il CDA – ma di una vera e propria emergenza che riguarda la sicurezza dei lavoratori e degli utenti del trasporto pubblico. È inaccettabile che chi svolge il proprio lavoro con professionalità e senso del dovere sia costretto ad affrontare minacce, violenze e aggressioni. Come già avviene nel mondo del calcio, dove i tifosi violenti vengono colpiti da provvedimenti di DASPO che ne vietano l’ingresso agli stadi, riteniamo che anche nel settore dei trasporti pubblici debbano essere adottate misure simili. Chi aggredisce un autista, un controllore o anche un altro passeggero dovrebbe essere escluso dall’accesso ai mezzi pubblici per un periodo stabilito, a tutela della sicurezza collettiva.»
Atam si unisce all’appello dei sindacati e delle aziende di trasporto per un rafforzamento delle misure di prevenzione, a partire da un inasprimento delle pene per chi si rende responsabile di aggressioni sui mezzi, fino all’introduzione di strumenti legislativi che permettano di intervenire tempestivamente nei confronti dei soggetti violenti.
«I lavoratori del trasporto pubblico meritano rispetto e protezione. Garantire la loro sicurezza – conclude Basile – significa garantire un servizio migliore per tutti i cittadini.»