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Giornate FAI di Primavera: grande successo a Reggio

L'apertura simultanea di sette chiese ha consentito a cittadini e turisti di scoprire tesori artistici e luoghi di culto poco conosciuti

di N L

Un successo oltre le aspettative ha caratterizzato le Giornate FAI di Primavera 2025 del 22 e 23 marzo a Reggio Calabria, dove “I SENTIERI DEL GIUBILEO: ALLA SCOPERTA DEI TESORI NASCOSTI DELLA DEVOZIONE REGGINA” hanno guidato cittadini e turisti alla scoperta di tesori artistici e luoghi di culto spesso poco conosciuti del patrimonio reggino.

L’iniziativa, organizzata dalla delegazione FAI guidata da Dina Porpiglia e dal Gruppo Giovani Fai della città, ha visto l’apertura simultanea di sette chiese, tra cui gioielli architettonici come la Chiesa di San Giuseppe al Corso, conosciuta in gergo popolare come la “Crèsia ru bizzolu”, la Chiesa di Sant’Antonio abate ad Archi, la cui cripta ha letteralmente stupito i visitatori, e la Chiesa di San Paolo alla Rotonda, scrigno di opere d’arte di inestimabile bellezza.

La visita dei ruderi del sito San Giovanni extra muros ha completato la conoscenza della Chiesa di San Giorgio. Ed ancora: la Cattedrale, con l’incantevole Cappella del Sacramento, e la Chiesa di San Pietro al Calopinace: tutti edifici ecclesiastici di rilevante interesse storico e artistico.

L’ottima riuscita dell’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni culturali, scuole, parrocchie e abitanti dei quartieri coinvolti, con la partecipazione attiva di dirigenti scolastici e docenti, parroci, numerosi volontari FAI e il sostegno della Diocesi.

Il Vescovo Fortunato Morrone, Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, ha visitato personalmente i siti e incontrato gli Apprendisti Ciceroni e i visitatori, trasmettendo gioia e incoraggiamento, soprattutto ai giovani protagonisti di queste Giornate di cultura e grande condivisione.

Particolarmente apprezzato il percorso all’interno del Museo Diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”, dove è stato possibile assistere al restauro in corso del prezioso bacolo pastorale quattrocentesco dell’arcivescovo Antonio De Ricci, capolavoro dell’oreficeria tardogotica dell’Italia meridionale. Il restauratore Sante Guido, noto a livello internazionale anche per aver curato recentemente il restauro del Baldacchino del Bernini a Roma, ha illustrato personalmente – e con grandi doti comunicative – le tecniche e le fasi del delicato intervento, offrendo ai visitatori l’opportunità unica di osservare da vicino le fasi del recupero di un manufatto storico di inestimabile valore.

Ancora una volta, elemento distintivo dell’iniziativa è stato il coinvolgimento degli studenti reggini in qualità di “Apprendisti Ciceroni”, formati per guidare i visitatori alla scoperta del patrimonio culturale della città. I 70 studenti provenienti dal Liceo Statale Tommaso Gulli e dal Liceo Artistico Statale Preti-Frangipane, accompagnati dai docenti, hanno guidato i visitatori con grande passione e perizia.

Un prezioso contributo è stato dato dagli architetti Renato Laganà e Ignazio Ferro autori del restauro delle chiese di San Giuseppe e Sant’Antonio Abate e dai funzionari della Soprintendenza ABAP di Reggio Calabria e Vibo Valenzia.

La preparazione e l’entusiasmo degli Apprendisti Ciceroni hanno colpito particolarmente i turisti stranieri, che hanno potuto godere di visite guidate in inglese e spagnolo.

Anche l’Archivio di Stato ha dato il suo prezioso contributo con una mostra sulla storia dei Giubilei attraverso cartoline commemorative di diverse epoche, provenienti da un fondo donato da Agazio Trombetta.

Le Giornate FAI di Primavera si confermano, ancora una volta, quale occasione imperdibile per la valorizzazione del patrimonio culturale locale attraverso il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni, in uno spirito di condivisione e crescita collettiva.

 

 

 

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