Nel corso dei lavori della IX Commissione (Controllo e garanzia) presieduta da Massimo Ripepi si è svolta l’audizione della vice segretaria generale del Comune di Reggio Calabria, Luisa Nipote, che ha relazionato sugli atti amministrativi relativi alla candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027.
Rispondendo alle domande del presidente e dei componenti dell’organismo consiliare riguardanti, in particolare, la sostenibilità economica dei progetti inseriti nel dossier, Nipote ha ripercorso l’iter avviato con un avviso emanato dal sindaco Giuseppe Falcomatà con lo scopo di aprire il percorso alla partecipazione delle realtà associative della città e alle proposte per l’eventuale utilizzo del contributo da 1 milione di euro previsto per la città vincitrice. Secondo quanto chiarito dalla dirigente, inoltre, nel dossier sono stati inseriti anche alcuni progetti redatti dagli enti compartecipanti (come il Museo archeologico nazionale, l’Archivio di Stato e la Camera di Commercio) e da questi autofinanziati. Richiamando quanto già affermato dal primo cittadino, Nipote ha ribadito che in fase di presentazione del dossier alcuni atti di programmazione non erano ancora definiti rispetto alle risorse impiegabili nel triennio 2025/27, mentre i meccanismi di finanziamento si sono esplicati successivamente e per questo sono stati poi esposti nell’audizione finale al Ministero della Cultura. Un esempio è quello della premialità legata al Pon Metro che in un primo momento non permetteva di ipotizzare il raggiungimento di determinati target poi effettivamente conseguiti. In risposta a una specifica domanda del presidente Ripepi sulla composizione del gruppo di lavoro interno, Nipote ha spiegato che è stato individuato un gruppo tecnico che ha svolto attività di coordinamento e di supporto al Comitato promotore, ma ha aggiunto che tutti gli uffici comunali hanno collaborato attivamente alla stesura del dossier e alla preparazione dell’audizione finale. La dirigente ha inoltre specificato che grazie all’attività del Comitato promotore, composto dalle realtà istituzionali e associative che hanno partecipato al percorso, il Comune può ora contare su un capitale di progettazione tale da aver deciso di mantenere aperto e operativo il “Tavolo Cultura” facendone un organismo strutturato.
Dopo la relazione ha preso il via un articolato dibattito politico. Il consigliere Armando Neri ha rilevato il fatto che l’opposizione consiliare non sia stata coinvolta se non ex post e ribadito perplessità in merito a quelli che reputa errori organizzativi e ad alcuni interventi relativi alla mobilità inseriti nel dossier, ponendo interrogativi sulla valorizzazione dei Bronzi ritenuta non adeguata e sul coinvolgimento dell’Università Mediterranea. A una successiva seduta della IX Commissione, come specificato dal presidente Ripepi, sarà invece dedicato l’approfondimento sulle spese di trasferta per l’audizione al Mic.
Sui rapporti con l’università ha chiesto lumi anche il consigliere Antonino Castorina, che ha comunque lodato il lavoro meticoloso e l’approccio partecipativo che ha permesso alla città di essere tra le dieci finaliste. Ringraziamenti a chi ha contribuito al progetto sono poi stati espressi dai consiglieri Giuseppe Sera e Giovanni Latella, che hanno entrambi auspicato che le critiche dell’opposizione siano costruttive e non strumentali. Il consigliere Saverio Pazzano ha reputato utili le verifiche sugli atti ma, rilevando che i dossier mettono a sistema e valorizzano percorsi strutturati nel tempo, ha spostato l’attenzione sulla necessità di voltare pagina rispetto all’approccio dell’Amministrazione comunale alle politiche culturali.
Il presidente Ripepi è quindi tornato sulla questione università e ha duramente stigmatizzato il mancato coinvolgimento del professor Daniele Castrizio, ordinario di Numismatica all’Università degli Studi di Messina, reputando inoltre un grave errore la mancata valorizzazione dei Bronzi, sollevando perplessità sull’impostazione del piano economico del dossier e indicando le responsabilità politiche in capo al sindaco.
Il consigliere Carmelo Versace si è invece soffermato sul mancato supporto istituzionale della Regione Calabria e del Governo nazionale alla candidatura di Reggio Calabria, reputando non corretto sminuire il lavoro svolto dalle associazioni e dagli stakeholder che hanno contribuito al progetto trovando sempre “aperte” le porte di palazzo San Giorgio.
In chiusura la vicesegretaria Nipote ha chiarito che l’Università Mediterranea ha partecipato attivamente al percorso sia nella fase di redazione del dossier sia in quella successiva, risultando sempre presente con un proprio rappresentante alle riunioni del Comitato promotore, spiegando infine che nel giorno dell’audizione al Mic il rettore non ha presenziato perché impegnato in un concomitante incontro a Roma. La dirigente ha infine smentito che ci sia stato alcun disordine organizzativo specificando che il coordinamento è stato in capo a lei e alla segretaria generale con una chiara ripartizione di compiti e di ruoli.
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