Il libro “Uluç Alì/ Il rinnegato” di Nicodemo Misiti sarà al centro di un incontro promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos e dallo Spazio Open che si terrà domani alle ore 17,30 presso lo stesso Spazio Open.
A presentare il volume, dopo i saluti di Stefano Iorfida, Presidente dell’Associazione Culturale Anassilaos e di Antonella Cuzzocrea, Editore, sarà il Dott. Antonio Salvati, Magistrato e saggista.
L’opera, pur nella sua accattivante veste narrativa, tratta di una personalità storica di particolare significato nelle vicende che nel XVI secolo hanno avuto la Calabra quale meta privilegiata delle incursioni ottomane nel periodo di più grande floridezza dell’impero turco. La vicende che l’Autore narra hanno dunque un ben preciso e puntuale riscontro nelle fonti storiche e questo lungi dall’appesantire la narrazione la rende più interessante per il lettore appassionato di storia.
Tommaso Perri, professore universitario e archeologo, entra in possesso di un antico diario che ha come protagonista Giovan Dionigi Galeni, nato a Le Castella nel 1519 e catturato dai turchi in una delle tante scorrerie che hanno insanguinato le coste del Mediterraneo. Affascinato dal personaggio, passato alla storia come Uluç Alì, decide di ripercorrere i luoghi delle vicende narrate. Ben presto si renderà conto di essere sulle tracce di un misterioso tesoro, un libro e una pergamena, mentre intorno a lui si stanno muovendo individui nascosti nell’ombra che ambiscono allo stesso obiettivo. Alla narrazione al presente si sovrappone quella del condottiero turco, il quale ricorda la storia della sua vita ambientata nel XVI secolo, periodo di grandi battaglie e lotte tra due poteri ma anche tra due religioni, cristiana e islamica, che costringono le persone a schierarsi, combattere e morire in nome della fede.