Quando si parla di donne in architettura non si può non mettere a fuoco la figura di Jolanda Milano, matricola n.10 dell’OAPPC di Reggio Calabria e tutt’oggi, alle soglie dei suoi 91 anni, professionista ancora attiva.
A Jolanda Milano si deve l’istituzione ordinistica degli Architetti in Calabria, all’epoca ancora affiliata a quella di Napoli. Assieme al marito, l’architetto Elio Prestipino e un gruppo di giovani colleghi, dopo aver istituito gli Ordini di Catanzaro e Cosenza, tra il 1970 e il 1971 si attivò per dar vita all’istituzione reggina.
Il presidente dell’OAPPC di Reggio Calabria ne ricorda la figura anche il riferimento al centenario dell’Istituzione degli Ordini Professionali e ai quasi cinquant’anni della fondazione dell’ordine Reggino: “L’istituzione ordinistica di Architetti e ingegneri ha da poco compiuto cento anni in cui la professione di architetto si è radicalmente trasformata richiedendo sempre più competenze specialistiche e necessità di alta formazione per far fronte anche all’innovazione tecnologica e al processo di digitalizzazione del mondo delle costruzioni. L’ordine degli architetti PPC di Reggio Calabria tra meno di tre anni compirà 50 anni. In questo importante processo di trasformazione della professione che guarda verso il futuro proiettandosi verso l’ormai in atto rivoluzione innescata dall’intelligenza artificiale non possiamo dimenticare le nostre origini, la storia da cui proveniamo. Ricordando il passato e guardando al futuro non possiamo non citare la collega Jolanda Milano il cui operato in sinergia con Prestipino, Quistelli, Borrelli e Fattinnanzi ha contribuito a tracciare i primi passi del nostro ordine professionale e ad affermare il ruolo dell’architetto in un territorio e in un contesto storico complesso e difficile. Un percorso faticoso anche all’insegna dell’affermazione del ruolo delle donne in architettura, all’epoca le donne Architetto erano pochissime. Oggi la percentuale di donne, nella libera professione supera quelle degli uomini. L’Ordine degli Architetti Reggino registra che il 53% degli iscritti che esercitano la libera professione è donna. Una percentuale importante che rende onore alla categoria di Architetto e raccoglie i frutti dello straordinario impegno sociale e professionale di chi come l’architetto Milano ha dedicato un’intera vita all’architettura”.
La lunga carriera di Jolanda Milano cammina di pari passo con quella del marito. Jolanda ed Elio si conobbero durante il loro percorso di studi presso la Facoltà di Architettura dell’Università “Federico II” di Napoli. Una volta laureati, nel 1960 si trasferirono a Reggio Calabria, città natale di Elio, per avviare il loro studio di progettazione architettonica “Prestipino – Milano”. Il loro modo di concepire la professione come mezzo per creare bellezza ha fatto parte della quotidianità della coppia tracciandone uno stile di vita che, trasmesso alle due figlie, ha accompagnato Sabrina a seguire le orme dei genitori, laureandosi in architettura e affiancandoli fin dagli esordi della sua carriera, e Simona ad affermarsi come Graphic Designer.
Colleghi, fin dagli studi universitari, di Antonio Quistelli, Flora Borrelli e Enrico Fattinnanzi, con questi e tanti altri, Jolanda e Elio portarono avanti le battaglie di affermazione della figura dell’architetto negli anni in cui l’Italia era in pieno fermento innovativo, gli anni del boom economico, della diffusione dell’architettura post-moderna e neo-razionalista.
“Nascere e vivere a Napoli ha sicuramente influenzato la mia grande passione per l’architettura. Poi in tante occasioni, vedendo Roma e Venezia, ho iniziato a osservare la bellezza dei monumenti che mi circondavano” Jolanda Milano spiega che in un territorio difficilissimo, in un’epoca di transizione, la figura femminile dell’architetto faticava a farsi riconoscere “Dopo la laurea ho intrapreso la mia battaglia personale, perché non c’erano ancora molte donne architetto a quel tempo. Volevo far parte di questo mondo per riuscire a realizzare dei progetti e dire qualcosa anch’io”.
Ricorda le lotte affrontate senza mai arrendersi e di come la sua professione, in 61 anni di attività, le ha dato soddisfazioni nel riuscire a realizzare il suo sogno.
Presto si distingue come figura di spicco per la sua attività professionale nel panorama reggino. Il suo modo di fare architettura, vissuta con passione e dedizione, ha generato progetti che spaziano dalla pianificazione territoriale e urbanistica all’edilizia pubblica e privata, fino allo studio del dettaglio e degli elementi di design, il cui stile morbido e fluente è ancora riconoscibile nelle linee armoniche della balaustra della “fossa orchestrale” del teatro Cilea, così come nella riproposizione delle conchiglie in tutti i livelli dei palchetti e gli arredi del teatro, del foyer e della hall di ingresso, ancora oggi visibili nella loro elegante forma messa in risalto dalle luci diffuse attraverso i lampadari in stile.
Tra i più prestigiosi interventi progettuali firmati da Jolanda Milano, non si possono non menzionare il progetto di riqualificazione della Villa Comunale di Reggio Calabria, il restauro e la valorizzazione del Castello Ruffo di Scilla, il progetto di restauro e riqualificazione del Teatro Comunale “F. Cilea”, il progetto del Lido Comunale “Zerbi” e, ancora, la redazione di numerosi Piani Urbanistici. Si contano anche numerosissime progettazioni private come ville, palazzi, alberghi, ristoranti e locali pubblici, tra i quali spiccano l’hotel “Fata Morgana”, il “Limoneto”, il ristorante-pizzeria “Conti”, il “Cenacolo”.
Jolanda Milano ha progettato con cura ogni dettaglio delle sue opere, con schizzi e disegni necessari per la corretta redazione dei disegni esecutivi. “Il lavoro più importante, al quale mi sono dedicata moltissimo è senza dubbio il restauro del Teatro Cilea. Il teatro, trasformato in cinema, si trovava in uno stato che non consentiva di riconoscerne il grande valore architettonico. Erano presenti sovrastrutture che impedivano la lettura della vera essenza di teatro. Per questo una delle principali attività ha riguardato lo studio dei vecchi disegni per risalire alla sua identità”.
La “reggina” Jolanda Milano, insignita alla carriera con premi e onorificenze in diverse occasioni culturali, nel 2024 ha tagliato il traguardo dei Cent’anni dall’istituzione degli Ordini professionali, riaffermandosi artefice e promotrice dell’attivazione ordinistica reggina che ha visto passare intere generazioni di architetti della Città Metropolitana di Reggio Calabria.