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Catanzaro: svolto il Convegno di Reumatologia Pediatrica in Calabria

Il Convegno, giunto all'11esima edizione, si è svolto nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Catanzaro

di Sebastiano Plutino

Si è svolto nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Catanzaro il Convegno di Reumatologia Pediatrica in Calabria, giunto alla sua undicesima edizione. Un appuntamento ormai consolidato, organizzato e fortemente voluto dalla dottoressa Maria Cirillo, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Reumatologia Pediatrica del Presidio Ospedaliero “A. Pugliese” dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro.

Nel corso dell’ultimo decennio, anche grazie all’attività di sensibilizzazione e divulgazione portata avanti da questo congresso, si è registrata una crescente attenzione da parte della classe medica nei confronti delle patologie reumatologiche dell’età evolutiva, superando il pregiudizio che considerava tali malattie prerogativa esclusiva dell’età adulta.

«Le malattie reumatologiche pediatriche, un tempo misconosciute, oggi vengono diagnosticate con maggiore tempestività – ha spiegato la dottoressa Cirillo – grazie alle conoscenze che continuano a crescere e a eventi come questo, che offrono momenti di confronto e formazione. Ieri, ad esempio, si è parlato anche dell’uso dell’intelligenza artificiale, uno strumento innovativo che può aprire nuove strade, porre interrogativi, ma anche offrire soluzioni preziose nell’interesse dei pazienti, in particolare dei più piccoli.»

Nel corso del congresso è stato evidenziato come l’introduzione di nuovi farmaci e l’approccio multidisciplinare abbiano ridotto sensibilmente il rischio di disabilità nei bambini con patologie reumatologiche. «Oggi – ha proseguito Cirillo – molti di questi piccoli pazienti possono essere trattati direttamente nella nostra regione, senza dover affrontare lunghi e costosi viaggi in altre strutture italiane. Questo significa anche ridurre drasticamente l’emigrazione sanitaria e sostenere concretamente le famiglie».

Tra i relatori di rilievo, la dottoressa Antonella Insalaco, responsabile dell’Unità Operativa Semplice dell’Agenzia di Reumatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha tenuto due interventi altamente specialistici.
Nel primo ha tracciato un quadro aggiornato sulle malattie autoinfiammatorie, concentrandosi in particolare su quelle che interessano adolescenti e giovani adulti, come la sindrome SAPHO – patologia dall’impatto anche emotivo per le manifestazioni cutanee – e il morbo di Behçet, vasculite sistemica a coinvolgimento multiorgano.
Nel secondo intervento ha approfondito la febbre familiare mediterranea, una malattia diffusa nel bacino mediterraneo ma oggi sempre più curabile grazie ai nuovi inibitori dell’interleuchina-1, efficaci nei pazienti resistenti alla colchicina: «Oggi questi bambini possono condurre una vita assolutamente normale, senza complicanze», ha sottolineato la specialista.

Di grande rilievo anche il contributo del professor Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’Istituto Gaslini di Genova, tra i massimi esperti italiani nel campo. Ravelli ha presentato due relazioni di frontiera.

Nella prima ha illustrato i recenti progressi nella terapia dell’artrite idiopatica giovanile sistemica (nota anche come malattia di Still), spiegando come l’introduzione degli inibitori delle interleuchine 1 e 6 abbia radicalmente migliorato l’approccio terapeutico, permettendo di superare i limiti del cortisone e spegnerne l’attività infiammatoria alla base della patologia.

Nella seconda relazione ha invece affrontato la complessità del lupus eritematoso sistemico, definendolo “il prototipo delle malattie autoimmuni” per la sua capacità di colpire diversi organi e apparati, con gravi conseguenze. «Grazie alle scoperte recenti – ha spiegato Ravelli – stiamo sperimentando approcci innovativi, come quelli basati sulle cellule CAR-T, capaci di bloccare i meccanismi auto-aggressivi alla radice e cambiare in meglio l’evoluzione della malattia».

Il bilancio dell’undicesima edizione del Convegno è più che positivo, non solo per l’alto livello scientifico degli interventi, ma anche per il messaggio chiaro che ne è emerso: la reumatologia pediatrica è una disciplina in continua evoluzione, sempre più attenta al paziente e sempre più efficace nel contrastare patologie complesse grazie a diagnosi precoci, terapie mirate e sinergie tra centri di eccellenza.

L’appuntamento è già rinnovato per il prossimo anno, con la consapevolezza che questi momenti di confronto rappresentano un punto fermo per la crescita della cultura medica e per la qualità della cura dei piccoli pazienti reumatologici, anche in Calabria.

La segreteria organizzativa dell’evento è stata curata dall’Agenzia “Present&Future”.

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