Un ritorno che ha il sapore della continuità e della responsabilità quello di Giuggi Palmenta, che rientra nella Giunta comunale di Reggio Calabria con un nuovo incarico. Il sindaco Giuseppe Falcomatà le ha conferito l’Assessorato alla Città Sicura che comprende Polizia Locale, Beni Confiscati, Politiche del Lavoro, Rapporti con le Organizzazioni Sindacali e Legalità.
Un mix di ambiti complesso e rilevante per la città, alcuni dei quali l’assessora aveva già gestito in precedenza. Il suo ritorno rappresenta quindi una prosecuzione naturale di un percorso già intrapreso, ma anche una sfida nuova per i temi aggiunti all’agenda.
«Per me è un onore poter tornare a servire la città in questa veste – ha spiegato Palmenta – quello di Assessore è un ruolo importante, carico di responsabilità e di impegno che è giusto onorare. Sono emozionata come la prima volta, forse anche di più perché ho la maturità e l’esperienza acquisite».
Non appena formalizzato il nuovo incarico, Palmenta si è messa subito al lavoro, avviando i primi incontri istituzionali. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla delega della Polizia Locale, un settore a lei familiare. «Per quanto riguarda la delega alla Polizia Locale, ho incontrato il comandante Zucco, per me è un continuare da dove avevo lasciato, un lavoro proseguito dal Vicesindaco Brunetti. Intanto abbiamo i progetti più importanti: quelli della videosorveglianza, quelli relativi alle Ztl, per esempio. E poi non dimentichiamo che, con l’ingresso dei nuovi agenti, sicuramente abbiamo dato respiro al corpo di Polizia Locale che ne aveva bisogno per poter svolgere il suo servizio in maniera regolare».
Tra le nuove competenze, figura anche la delicata gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. «Per quanto riguarda i beni confiscati, in realtà è una delega nuova, ma in passato mi sono già occupata di questo settore sia con Libera che nella Commissione della Città Metropolitana. L’obiettivo è di riprendere le fila rispetto all’assegnazione e alla gestione dei beni confiscati, considerato il valore che questo settore assume. Non dimentichiamo l’importanza dell’amministrazione condivisa dei beni confiscati per tutto il Paese, soprattutto per la città di Reggio e la sua provincia».