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Oggi riunione della nona Commissione Consiliare – Controllo e Garanzia

Oggetto la querelle sull'agibilità di vari uffici e sedi comunali

di N L

Oggi si è tenuta la  seduta della nona Commissione consiliare Permanente “Controllo e Garanzia”, presieduta dal Consigliere comunale Massimo Ripepi, che ha visto l’audizione dell’ avv. Fedora Squillaci, dirigente dell’Avvocatura Civica del Comune di Reggio Calabria, in merito alla missiva inviata dal dirigente Francesco Minutolo, n.q. di Datore di Lavoro dell’Ente,  sulla questione dell’agibilità di diverse strutture comunali, tra cui il Cedir.

Durante l’audizione, il presidente Ripepi ha posto una serie di interrogativi volti a chiarire natura, effetti e conseguenze della comunicazione del Datore di lavoro Minutolo.

Sulla natura giuridica della comunicazione del Datore di lavoro è stato infatti richiesto di chiarire se la missiva in oggetto, contenente indicazioni operative come l’attivazione dello smart working in assenza di certificazione antincendio, debba essere considerata una proposta non vincolante o, al contrario, una disposizione esecutiva con effetti diretti sull’azione amministrativa dei dirigenti. In sede di audizione, è stato evidenziato dallo stesso presidente Ripepi, secondo un’interpretazione condivisa da parte dei colleghi di minoranza, che l’atto in questione potrebbe configurarsi come una disposizione con rilevanza operativa ed eventuale trasferimento di responsabilità ai dirigenti destinatari.

Sulle responsabilità dirigenziali è stato chiesto se, nello specifico, in caso di mancata attuazione delle indicazioni contenute nella comunicazione possano eventualmente configurarsi responsabilità dirigenziali -anche di natura penale- per omissione di atti d’ufficio. La dirigente Fedora Squillaci ha specificato, in tal senso, che ogni responsabilità è da ricondurre agli atti assunti successivamente alla riunione tecnica tenutasi con i tutti gli altri dirigenti -coordinati, in assenza del direttore generale, dalla segretaria generale- assieme responsabile della sicurezza e l’EQ di riferimento di settore oltre che al Datore di lavoro; riunione  durante la quale sono stati forniti chiarimenti precisi e definite le misure da adottare rispetto ad ogni specifica sede; inclusi i locali del Cedir: misure successivamente adottate a tutela dei lavoratori e dell’Ente.

Sulla non agibilità degli uffici è stata sollevata dal presidente di Commissione la questione dell’eventuale responsabilità politica per il mancato stanziamento di risorse finalizzate alla messa in sicurezza degli immobili comunali, nonostante – come riportato – vi fossero segnalazioni pregresse documentate da parte dell’ex dirigente, nonché Datore di lavoro, ingegner Marcello Romano.

La dirigente Squillaci ha dichiarato di non essere a conoscenza del contenuto delle note richiamate per poter rispondere in modo oggettivo; precisando che la programmazione degli interventi è subordinata alle decisioni politiche del Consiglio comunale, che approva il bilancio. È stato altresì riferito dalla stessa che, nel corso degli ultimi anni, sono stati eseguiti interventi di adeguamento e manutenzione importanti; in particolare presso il complesso Cedir.  Interventi verificabili da chiunque che attesterebbero lavori significativi in risposta proprio alle istanze anche di precedenti Datori di lavoro.

Sul piano formale, è stato inoltre sottolineato dalla Squillaci che la comunicazione del Datore di Lavoro era stata protocollata come “riservata” e che la sua diffusione anticipata, prima che ne venissero informati tutti i destinatari ufficiali, rappresenta un’anomalia amministrativa oggetto di verifica interna che sarà, a fine istruttoria, oggetto di valutazione per eventuali querele per un ingiustificato allarmismo a seguito di notizie errate diffuse da alcune testate giornalistiche.

Durante la seduta, è intervenuta anche la consigliera comunale Angela Marcianò, già assessore comunale ai lavori pubblici della prima giunta Falcomatà, che ha evidenziato come le criticità strutturali e impiantistiche delle sedi comunali fossero note da tempo; tanto che, come già in passato, diversi Datori di lavoro avevano sollevato analoghi problemi, arrivando anche a rassegnare le dimissioni per l’impossibilità di garantire condizioni di sicurezza adeguate. È stato inoltre richiesto alla Commissione di acquisire l’elenco dettagliato delle somme spese per il Cedir e gli interventi eseguiti nel tempo, al fine di verificare i reali cambiamenti rispetto al passato. Ulteriori rilievi hanno riguardato il comando della Polizia Municipale e altri immobili comunali, sui quali si segnalano da anni gravi carenze strutturali.

In conclusione, il presidente della Commissione Massimo Ripepi ha espresso soddisfazione per l’esito di un’operazione politica volta a portare all’attenzione pubblica una questione rimasta a lungo irrisolta. Secondo quanto dichiarato, l’iniziativa, portata avanti con il contributo dell’opposizione e diffusa attraverso i canali dell’opinione pubblica, ha spinto l’amministrazione comunale, dopo undici anni, a reperire risorse nel bilancio per avviare i lavori necessari. Ripepi ha sottolineato come in una democrazia sia fondamentale rendere trasparenti determinate vicende, anche quando vengono inizialmente criticate o bollate come allarmistiche. Ha infine ringraziato i colleghi e le professioniste intervenute in commissione per la precisione e la tempestività dei loro contributi.

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