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Grande successo della mostra “Cose dell’altro mondo”

L'evento si è realizzato il 15 aprile scorso nella ludoteca "Il Girasole" di Reggio Calabria

di N L

Un tripudio di culture, profumi, narrazioni e sorrisi ha animato gli spazi della ludoteca Il Girasole di Reggio Calabria, martedì 15 aprile, in occasione dell’evento “Cose dell’altro mondo”.

L’iniziativa, promossa dalla Cooperativa Libero Nocera, ha celebrato la bellezza della diversità attraverso una mostra transculturale che ha trasformato il centro in un mosaico vivente di tradizioni e memorie.

Ogni stanza della ludoteca è divenuta una piccola ambasciata culturale, dedicata a uno dei paesi d’origine dei bambini che frequentano quotidianamente la struttura: Marocco, Somalia, Filippine, Polonia, Romania e Italia.

L’allestimento, curato con passione dagli operatori e dalle famiglie, ha restituito atmosfere autentiche: dai colori terrosi del Maghreb al profumo di spezie africane, dai suoni gentili del Sud-est asiatico agli oggetti simbolici della tradizione mitteleuropea.

L’esperienza è stata resa ancora più coinvolgente grazie a laboratori sensoriali e attività interattive: l’arte ancestrale dell’henné ha raccontato storie millenarie di bellezza e identità; la grattugiatura del cocco ha trasportato i visitatori nelle cucine delle Filippine, mentre i puzzle e i giochi popolari polacchi hanno riacceso memorie infantili transnazionali.

Non si è trattato soltanto di una festa: l’evento ha incarnato un vero e proprio manifesto di cittadinanza multiculturale, dove la convivenza si fonda sull’ascolto, sul rispetto e sul reciproco riconoscimento.

Il Girasole, da anni presidio educativo e sociale nel cuore di Reggio, si è confermato come spazio di incontro e contaminazione, capace di valorizzare le storie dei più piccoli come patrimonio comune.

“Attraverso lo sguardo dei bambini – ha affermato un’educatrice – il mondo non appare frammentato, ma unito da legami invisibili fatti di racconti, gesti e sogni condivisi. Ogni bambino è un narratore di mondi: il nostro compito è ascoltarli”.

L’evento si è inserito nelle celebrazioni per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, offrendo un messaggio di speranza e di impegno civile, in un tempo che ha più che mai bisogno di ponti, e non di muri.

 

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