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A Palazzo Alvaro la presentazione del libro ‘Vietato ai minori di 14 anni’

L'opera, scritta da Alberto Pellai e Barbara Tamborini, affronta il delicato tema delle ‘dipendenze digitali’ dei giovani

di N L

Anna Briante, Assessora all’Istruzione del Comune di Reggio Calabria, ha preso parte alla presentazione del libro ‘Vietato ai minori di 14 anni’, scritto da Alberto Pellai e Barbara Tamborini.

Promosso dalla libreria ‘Libro Amico’ di Aurelio Arcano, l’evento si è svolto nella sala conferenze di Palazzo Alvaro, con il patrocinio di Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria, alla presenza dei due autori che hanno avuto modo di relazionarsi con una delegazione di studenti del liceo scientifico reggino, ‘Alessandro Volta’.

“Abbiamo trattato il tema delicato e attuale delle ‘dipendenze digitali – ha affermato Briante – spaziando da argomenti del calibro di ‘deprivazione sociale e del sonno’ ad argomenti detti di ‘frammentazione dell’attenzione e della concentrazione’. Temi che necessariamente si intrecciano anche quelli legati alla scuola e quindi all’istruzione in generale”. Il nostro impegno di istituzioni – ha evidenziato Briante – segue l’indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà che ha sempre posto la sua attenzione sul benessere generale dei nostri giovani. L’appuntamento di oggi ha rappresentato un momento di grande interesse, con due professionisti e studiosi in grado di riassumere nel loro libro, molti dei problemi contemporanei, ponendo riflessioni che ci inducono a modificare certe abitudini che non sono proprio salutari per i nostri giovani”.

I due autori hanno focalizzato i rispettivi interventi partendo da una data più che simbolica, il 2012, che metaforicamente si pone come spartiacque tra l’utilizzo dei vecchi cellulari e l’introduzione sempre più massiccia degli smartphone che consentono la navigazione online ovunque.

Da quell’anno – hanno evidenziato – abbiamo sempre di più percezione dell’avvento di quella che viene definita ‘sindrome di dipendenza dalle tecnologie’ che genera isolamento, calo generale del rendimento scolastico, sovrappeso, obesità, disturbi del sonno, miopia infantile e tanto , tantissimo altro”. “E’ stata un’occasione meravigliosa e importantissima di confronto e di dialogo perchè – hanno concluso – il ruolo del genitore è anche quello di combattere le cosiddette ‘battaglie scomode’ , principalmente per il bene dei figli stessi”.

Diverse le testimonianze dei giovani studenti che hanno dimostrato grande maturità sulle problematiche connesse alla ‘smartphone addiction’ che troppo spesso, porta lontano dalla realtà, influendo negativamente sullo sviluppo intellettivo dei più giovani.

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