Si è conclusa la mostra nazionale ‘SalvArti, dalle confische alle collezioni pubbliche’ ospitata a Reggio al Palazzo della Cultura ‘Pasquino Crupi’.
L’esposizione ha registrato numeri significativi, con presenze che hanno raggiunto le 4.000 unità costituite soprattutto da giovani.
Dal report effettuato dal settore Cultura della Città Metropolitana, oltre a numerosi turisti, sono stati circa 30 i gruppi organizzati, tra molte scuole reggine e fuori provincia, ad aver visitato, con i rispettivi accompagnatori, le sale del Palazzo della Cultura.
La mostra ha consentito al pubblico di poter ammirare una serie di opere d’arte contemporanea, oltre 80 tra dipinti, grafica e sculture di artisti quali Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Antonio Ligabue, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg, Christo e altri, provenienti da confische fatte dalla pubblica autorità alla malavita organizzata.
Molte delle opere esposte fanno parte di una confisca effettuata a Reggio Calabria.
L’esposizione è parte del progetto Arte per la cultura della legalità, a cura della Direzione generale Musei, dell’Agenzia nazionale Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno.
La rassegna reggina è stata la terza tappa di un itinerario che si è aperto con una straordinaria anteprima, dal 16 ottobre al 21 novembre 2024 alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen a Roma, proseguita con l’esposizione a Palazzo Reale di Milano dal 3 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025.
“La volontà di coinvolgere i più giovani e gli studenti, nel percorso di visita della mostra ‘SalvArti’, è stato un indirizzo chiaro del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, da me condiviso fortemente ed attuato con impegno da tutto il settore Cultura che ringrazio per l’impegno e l’abnegazione” ha dichiarato il consigliere metropolitano delegato, Filippo Quartuccio che ha evidenziato “numeri importanti nella partecipazione di ragazzi e ragazze provenienti anche da fuori provincia, tanti turisti e cittadini che hanno scoperto per la prima volta il Palazzo della Cultura. E’ stata un’occasione importante – ha aggiunto – in quanto abbiamo sperimentato ulteriormente la collaborazione istituzionale con altri partner di assoluto rilievo. Attraverso la nostra programmazione, inoltre, abbiamo offerto alla città non una semplice mostra di opere d’arte, ma anche ribadito un messaggio chiaro di affermazione della legalità. Ed è stato molto gratificante – ha concluso Quartuccio – avere al nostro fianco migliaia di giovani”.