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Vertenza Piazza del Popolo: Tar accoglie il ricorso ambulanti e annulla delibera del Comune

La Camera di Consiglio del Tar ha accolto il ricorso degli ambulanti, stabilendo l'annullamento della delibera del Comune di Reggio

di Sebastiano Plutino

Il Tar di Reggio ha accolto il ricorso presentato dagli ambulanti del mercato di piazza del Popolo.

Lo ha stabilito in camera di consiglio, presieduto da Caterina Criscenti con Domenico Gaglioti e Giuseppe Nicastro, decisione che ha annullato la delibera di Giunta comunale di Reggio in merito alla limitatamente della sospensione dell’attività mercatale presso Piazza del Popolo

«La Sezione reggina del Tar Calabria ha restituito piazza del Popolo alla destinazione che le è
propria, accogliendo il ricorso degli operatori commerciali e riconoscendoli titolari del diritto di svolgervi la propria attività, mandando all’Amministrazione comunale affinché provveda a regolamentare l’esercizio del mercato piuttosto che rendere ingiustificatamente improduttive postazioni comunque previste dagli atti di programmazione, con nocumento tanto per gli operatori economici quanto per gli utenti», hanno dichiarato gli avvocati Domenico Retez e Alessandra Zagarella che hanno confermato come «la Giunta comunale, ordinando la sospensione dell’attività mercatale in piazza del Popolo, si è impropriamente sostituita al Consiglio comunale nell’adozione di un atto che si atteggia in termini programmatori e di riordino”.

Tra le varie motivazioni espresse nella sentenza è evidenziato «il ricorso è manifestamente fondato. Fondato il motivo di incompetenza: la Giunta ha sospeso le attività mercatali senza competenza, che spetta al Consiglio comunale ex art. 11 l. r. n. 18/1999 e art. 42 d. lgs. 267/2000. Accolto il ricorso, annullata la delibera n. 3 del 13. 1. 2025 nella parte in cui sospende l’attività mercatale fino al 30. 6. 2025».

 

 

L’Amministrazione comunale replica: “Venditori abusivi non potranno tornare ad operare senza requisiti”

“In merito alla recente sentenza del Tar l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria intende precisare che il dispositivo non ripristina la condizione precedente di generalizzata illegalità che vigeva nella piazza. I venditori abusivi che non sono in possesso dei requisiti previsti dalla legge non potranno tornare ad operare all’interno dell’area”.

Entrando nel merito della decisione del Tar, l’Amministrazione evidenzia inoltre che “la Delibera di Giunta comunale che prevede la sospensione temporanea e determinata delle attività mercatali di piazza del Popolo non intende sostituire in alcun modo la competenza programmatoria del Consiglio comunale in materia di riordino delle aree mercatali. La stessa delibera – prosegue la nota – precisa che la decisione assunta dalla Giunta va intesa come un provvedimento temporaneo, finalizzato alla risoluzione di una problematica contingente, in attesa dell’attività di riordino che è appunto competenza del Consiglio”.

“L’Amministrazione comunale, – prosegue la nota – farà valere le proprie regioni, nella piena convinzione di aver agito a tutela dell’interesse pubblico, del decoro, della legalità e della salute della cittadinanza, avendo riscontrato da molteplici segnalazioni, di cittadini, di associazioni e di forze politiche di ogni colore, la condizione di assoluta illegalità che caratterizzava l’area mercatale, occupata per la stragrande maggioranza da venditori abusivi di merce di dubbia provenienza. D’altronde gli stessi indirizzi dell’Amministrazione hanno previsto e concretamente attuato la temporanea dislocazione dei venditori regolari, in un’area immediatamente adiacente alla piazza, concordata con gli stessi venditori, tutelando i loro diritti e quelli dei fruitori delle attività commerciali legali.

Infine si ritiene significativo che la sentenza del Tar sul ricorso presentato è giunta solo oggi, a poche settimane dal termine già previsto dalla delibera di giunta per la sospensione temporanea delle attività mercatali. Era ed è già, quindi, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, un’attività di tipo programmatorio, da affrontare in sede di commissione e poi di consiglio comunale, che punta al riordino di tutte le altre aree mercatali cittadine, in linea con la scadenza prevista dalla stessa delibera di Giunta.

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