La commissione per l’Occupazione e gli affari sociali (EMPL) del Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza il file elaborato da Giusi Princi, europarlamentare del PPE, sul “Ruolo della politica di coesione a sostegno della transizione giusta”.
“Una transizione giusta esige una dimensione sociale robusta. Questo lavoro mette al centro i territori, il capitale umano, lo sviluppo delle competenze e le prospettive lavorative dei cittadini europei”, ha dichiarato l’eurodeputata di Forza Italia, relatrice del parere per la commissione EMPL. “Desidero ringraziare tutti i colleghi degli altri gruppi politici per l’approccio collaborativo che ha permesso di raggiungere un consenso così ampio”, ha continuato l’eurodeputata azzurra, sottolineando anche che “lo spirito durante le negoziazioni, sia a livello tecnico che a livello politico, è stato assolutamente costruttivo”.
Il lavoro ha evidenziato la centralità delle aree periferiche e rurali che affrontano svantaggi strutturali sistematici, deficit infrastrutturali, investimenti insufficienti, declino demografico ed esodo di competenze. “È imperativo che queste regioni non siano relegate ai margini della transizione verde”, ha sottolineato l’eurodeputata.
I punti chiave del testo includono anche il rafforzamento del principio che la politica di coesione deve fungere da volano per l’inclusione sociale, l’accesso al mercato del lavoro e la creazione di condizioni di lavoro dignitose. La relazione sottolinea l’importanza dell’investimento strategico in istruzione e formazione, riconoscendo insegnanti e formatori come facilitatori primari della transizione giusta, e promuovendo un ecosistema educativo che integra tecnologie digitali, risorse aperte e partenariati pubblico-privati.
Prevede inoltre misure specifiche per affrontare le disuguaglianze regionali nell’accesso all’istruzione, con particolare attenzione ai giovani, alle donne sottorappresentate nei settori verdi emergenti e ai lavoratori anziani. Il testo ribadisce inoltre l’importanza di mantenere una forte componente sociale e demografica nei futuri strumenti di transizione.
“L’obiettivo del Fondo per la transizione giusta deve essere la creazione di posti di lavoro di qualità e di alternative economiche sostenibili per i lavoratori interessati dalla trasformazione delle industrie ad alta intensità di carbonio”, ha aggiunto Giusi Princi. “Questo parere – ha concluso – ribadisce che la politica di coesione deve rimanere il pilastro per una crescita inclusiva e sostenibile, capace di promuovere la convergenza verso l’alto tra tutte le regioni europee”. Il parere sarà ora trasmesso alla Commissione REGI che lo integrerà nella relazione finale.