Il Consiglio comunale è tornato a riunirsi in seduta urgente, in seconda convocazione, nell’aula “Battaglia” di Palazzo San Giorgio.
Nella fase preliminare del dibattito i consiglieri Demetrio Marino e Massimo Ripepi sono intervenuti sul tema della riorganizzazione dei mercati e sulla recente sentenza del Tar relativa alle attività mercatali di Piazza del Popolo, stigmatizzando l’operato dell’Amministrazione e auspicando una progettualità che valorizzi i mercati quali poli sociali e commerciali integrati nel tessuto cittadino. Ripepi ha inoltre manifestato disponibilità alla collaborazione per una proposta di riordino che, in relazione a Piazza del Popolo, possa conciliare le attività mercatali mattutine con quelle ricreative nelle ore pomeridiane e serali, annunciando infine un focus in IX Commissione sui cronoprogrammi dei lavori pubblici in corso in città. Il consigliere Giuseppe De Biasi ha richiamato l’attenzione sul problema della mancanza di collegamenti stradali e dell’isolamento del quartiere Vito.
Dopo la surroga di Burrone con Bongani, il Consiglio ha dunque ratificato una delibera di Giunta relativa a una variazione di Bilancio e ha approvato il regolamento per la gestione e l’uso del centro giovanile “Generattivi”. Su quest’ultimo punto ha relazionato il consigliere Giuseppe Giordano che ha seguito tutto l’iter, di cui ha ripercorso le tappe principali, e ha ringraziato tutti gli attori istituzionali coinvolti nel recupero e nella valorizzazione di un bene confiscato che diventa, così, luogo di aggregazione e sviluppo di competenze innovative che sta già riscontrando una partecipazione diffusa delle realtà associative cittadine.
Rilevante anche l’introduzione di misure a tutela della sicurezza e del decoro di specifiche aree urbane attraverso modifiche e integrazioni al regolamento di polizia urbana. Il consigliere Giuseppe Marino ha illustrato la proposta di delibera, formulata dal settore di Polizia municipale, che introduce tre novità sostanziali: la piena attuazione del Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane, anche detto Daspo urbano) in luoghi del centro storico di particolare rilevanza storica e culturale; la possibilità di integrare i sistemi di videosorveglianza pubblica con quelli privati attraverso la stipula di apposite convenzioni per consentire agli organi di polizia di utilizzare un maggior numero di impianti; disporre che gli esercenti garantiscano la pulizia e il decoro dell’area prospiciente al proprio esercizio commerciale, in particolare chi gode di concessione per l’occupazione di un’area pubblica. Il consigliere Franco Barreca ha proposto un emendamento che integra la delibera aggiungendo ulteriori piazze e vie del centro a quelle indicate. Il consigliere Demetrio Marino ha paventato il rischio di stigmatizzare interi quartieri e ha espresso preoccupazioni sul rispetto della privacy, dichiarandosi contrario al provvedimento pur comprendendone alcune delle finalità, mentre a favore si è espresso il consigliere Giuseppe Sera. Il consigliere Armando Neri ha osservato che il provvedimento scaturisce dall’esigenza di dare una risposta immediata agli eventi violenti verificatisi in città di recente, ma ha aggiunto che è dovere degli amministratori agire anche sulla prevenzione. Neri ha inoltre chiesto chiarimenti e rassicurazioni sulle eventuali sanzioni agli esercizi commerciali e sul divieto di stazionamento in particolari aree. Chiarimenti sono stati invocati anche dal consigliere Carmelo Versace, mentre a sostegno della misura è intervenuto il consigliere Filippo Quartuccio.
Il dirigente del settore Polizia Municipale, Salvatore Zucco, ha chiarito che si tratta di una misura particolarmente auspicata nei tavoli istituzionali che si occupano di sicurezza pubblica, che la proposta è stata concordata con le forze di polizia e la Prefettura e che le aree individuate sono conformi alle disposizioni dei decreti “Minniti”, “Salvini” e “Piantedosi”. Il dirigente ha inoltre specificato che i commercianti sono destinatari di obblighi attinenti solo a situazioni di decoro direttamente e oggettivamente riferibili alla propria attività e mai da situazioni che possano essere causate da terzi, aggiungendo che i divieti relativi a particolari aree riguardano solo lo stazionamento molesto. Versace ha annunciato voto favorevole ma ha ribadito alcuni dubbi, mentre Ripepi ha auspicato una riflessione sull’interpretazione della misura, che è stata approvata all’unanimità dei presenti con 18 voti favorevoli.
Si è poi proceduto al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio ed è stata infine approvata all’unanimità dei presenti la mozione “Iniziativa popolare: ma quale casa?”. Proposta e illustrata da Saverio Pazzano, la mozione raccoglie e porta avanti le istanze del comitato nato, sulla scia delle manifestazioni studentesche per la crisi abitativa, a sostegno della proposta di legge per l’inserimento del diritto alla casa nella Costituzione. A favore della mozione sono intervenuti Giuseppe Marino, Demetrio Marino e Giordano.