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Ponte sullo Stretto: Salvini annuncia un nuovo piano anti infiltrazioni

«Un modello non solo di ingegneria e coraggio, ma anche di scrupolosa ed efficiente lotta alle mafie», scrive il MIT

di Sebastiano Plutino

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ribadirà nell’incontro in programma oggi al Mit con gli esperti e le realtà istituzionali coinvolte nella realizzazione dell’opera, a partire dal Ministero dell’Interno e dalle sue articolazioni territoriali che Il Ponte sullo Stretto sarà «un modello non solo di ingegneria e coraggio, ma anche di scrupolosa ed efficiente lotta alle mafie».

Il piano anti-infiltrazioni mafiose deriva da quello già messo in atto per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e sarà aggiornato e rafforzato per rispondere alle caratteristiche del contesto territoriale calabro-siciliano. «Un modello di straordinaria efficacia è già stato sperimentato e sarà applicato anche per il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia, fin dalla prima fase dei lavori», rende noto il Ministero delle Infrastrutture.

Nel dettaglio, il piano sarà già operativo nella fase delle operazioni di esproprio ,che saranno oggetto di un attento monitoraggio da parte delle prefetture competenti.

L’incontro di oggi avrà come obiettivo la definizione nei dettagli dell’architettura del sistema di vigilanza e prevenzione, che vedrà l’interessamento di tutti gli organi coinvolti al contrasto delle organizzazioni criminali.

Il Ponte sullo Stretto, tornato al centro del dibattito politico e infrastrutturale nazionale, resta una delle opere italiane più grandi e dibattute. Il governo, attraverso il Mit, punta a rafforzare il messaggio che «la legalità sarà una priorità assoluta, tanto quanto la solidità dell’opera».

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