Durante la seduta pubblica del Consiglio Comunale svoltasi sabato 17 maggio 2025, il Comune di Platì ha scritto una pagina importante della propria storia amministrativa e civile, approvando all’unanimità un Regolamento innovativo e coraggioso: quello per l’acquisizione al patrimonio comunale, la riqualificazione e il riuso – anche attraverso l’assegnazione a terzi – di beni in stato di abbandono presenti all’interno del territorio comunale.
Un atto di responsabilità e visione che punta alla rigenerazione del tessuto urbano e rurale, alla valorizzazione dei beni inutilizzati o pericolanti e alla loro restituzione alla collettività, nel segno della legalità, della sostenibilità e della dignità delle persone e dei luoghi.
Recuperare i beni privati abbandonati – immobili o terreni – che da tempo versano in stato di degrado o di pericolo per l’ambiente e per la comunità, è ora possibile. Ma non solo: l’atto approvato rappresenta anche una applicazione coerente dei principi costituzionali.
L’articolo 42 della Costituzione italiana infatti stabilisce che:
“La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”.
Senza la funzione sociale, la proprietà privata perde tutela giuridica e può quindi tornare a essere pubblica, per il bene comune. Questo è lo spirito che ha ispirato l’approvazione del Regolamento, che mette Platì in una posizione pionieristica tra i Comuni italiani che stanno affrontando in modo concreto il tema del recupero del patrimonio abbandonato.
Dichiarazione del Presidente del Consiglio Comunale, prof. Paolo Ferrara:
“L’approvazione del regolamento per acquisire al patrimonio comunale i beni privati in stato di abbandono e degrado si focalizza sulla possibilità del Comune di riportare alla disponibilità del patrimonio pubblico immobili e terreni privati in stato di abbandono, nel rispetto del principio di funzione sociale del bene stabilito dalla Costituzione. Con questa approvazione Platì dimostra ancora una volta di essere avanti e con target sempre più metropolitani. È un passo deciso verso una visione moderna, responsabile e inclusiva della gestione del territorio”.
L’Amministrazione comunale si impegnerà fin da subito per dare attuazione al Regolamento, promuovendo la mappatura dei beni interessati e favorendo progetti di riuso sociale, culturale ed economico in grado di rilanciare l’identità e la vitalità di Platì.
Il futuro di Platì riparte da qui: dal recupero e dalla rinascita dei suoi spazi dimenticati.