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Comune di Platì: approvato Regolamento per il recupero dei beni abbandonati

"Con questa approvazione Platì dimostra di essere avanti e con target sempre più metropolitani", dichiara il Presidente Ferrara

di Sebastiano Plutino

Durante la seduta pubblica del Consiglio Comunale svoltasi sabato 17 maggio 2025, il Comune di Platì ha scritto una pagina importante della propria storia amministrativa e civile, approvando all’unanimità un Regolamento innovativo e coraggioso: quello per l’acquisizione al patrimonio comunale, la riqualificazione e il riuso – anche attraverso l’assegnazione a terzi – di beni in stato di abbandono presenti all’interno del territorio comunale.

Un atto di responsabilità e visione che punta alla rigenerazione del tessuto urbano e rurale, alla valorizzazione dei beni inutilizzati o pericolanti e alla loro restituzione alla collettività, nel segno della legalità, della sostenibilità e della dignità delle persone e dei luoghi.

Recuperare i beni privati abbandonati – immobili o terreni – che da tempo versano in stato di degrado o di pericolo per l’ambiente e per la comunità, è ora possibile. Ma non solo: l’atto approvato rappresenta anche una applicazione coerente dei principi costituzionali.

L’articolo 42 della Costituzione italiana infatti stabilisce che:

“La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”.

Senza la funzione sociale, la proprietà privata perde tutela giuridica e può quindi tornare a essere pubblica, per il bene comune. Questo è lo spirito che ha ispirato l’approvazione del Regolamento, che mette Platì in una posizione pionieristica tra i Comuni italiani che stanno affrontando in modo concreto il tema del recupero del patrimonio abbandonato.

 

Dichiarazione del Presidente del Consiglio Comunale, prof. Paolo Ferrara: 
“L’approvazione del regolamento per acquisire al patrimonio comunale i beni privati in stato di abbandono e degrado si focalizza sulla possibilità del Comune di riportare alla disponibilità del patrimonio pubblico immobili e terreni privati in stato di abbandono, nel rispetto del principio di funzione sociale del bene stabilito dalla Costituzione. Con questa approvazione Platì dimostra ancora una volta di essere avanti e con target sempre più metropolitani. È un passo deciso verso una visione moderna, responsabile e inclusiva della gestione del territorio”.

L’Amministrazione comunale si impegnerà fin da subito per dare attuazione al Regolamento, promuovendo la mappatura dei beni interessati e favorendo progetti di riuso sociale, culturale ed economico in grado di rilanciare l’identità e la vitalità di Platì.

Il futuro di Platì riparte da qui: dal recupero e dalla rinascita dei suoi spazi dimenticati.

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