«Altro che California, altro che Miami, qui è Pellaro Beach!» – così ha esclamato il sindaco Falcomatà a margine della presentazione sullo stato di avanzamento del Parco del Vento a Punta Pellaro.
“Il Sindaco si dimentica che quando comunica lo fa per nome e conto di una città, e siamo stanchi di farci deridere grazie ai suoi paragoni vuoti” – la dichiarazione di Sasha Sorgonà, founder di “Spinoza” community attivissima tra i giovani Reggini.
“Il Parco del Vento, di per sé, è un’opera che sulla carta, una volta realmente completata, potrebbe rappresentare un’opportunità. Mi domando – continua Sorgonà – perché il Sindaco ritenga utile svilire un bel progetto con mera propaganda inconcludente, se egli ritenga davvero che basti una pista ciclabile, qualche palma e una fontana per poter parlare di rigenerazione urbana o sviluppo turistico.”. “Ed in effetti non esiste un piano integrato con le attività locali unito a misure di sostegno, incentivi per coadiuvare chi ha una scuola di kitesurf, un B&B o un servizio di noleggio sportivo. Non esistono linee guida per far sì che l’investimento produca lavoro stabile, identità territoriale, attrattive strutturali”.
“Falcomatà dice che il lungomare si estende da Catona a Bocale. Ma chi lo percorre ogni giorno sa che è interrotto da cantieri, problematiche di sicurezza, barriere architettoniche, rifiuti e degrado. È lecito chiedersi se questa idea di “città di mare” sia concreta o solo narrativa post elettorale”.
La proposta: da parco simbolico a distretto economico del vento
“Io credo che il Parco del Vento possa ancora essere qualcosa di più. Ma serve un patto vero e ascolto con chi abita il territorio:
- una consulta permanente con operatori locali del turismo sportivo;
- Incentivi per nuove attività imprenditoriali legate al mare e al vento;
- sinergie con le scuole, l’università, le reti nazionali di sport sostenibile.
Si potrebbe così costruire un distretto del vento che attragga startup, eventi, coworking, attività balneari e formi giovani a nuove professionalità legate allo sport, alla nautica e a tutte le attività connesse una grande opera”. – conclude Sorgonà.