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Naufragio di Cutro: la Regione conferma il ritiro come parte civile contro i militari

Il gup pubblicherà oggi l'ammissione richieste parti civili al processo, in cui sono indagati 6 militari. La Regione ritira la propria

di Sebastiano Plutino

Il gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, comunicherà domani l’ammissione delle richieste di parti civili al processo sui presunti ritardi nei soccorsi al caicco Summer Love il cui naufragio, avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023, causò la morte di 94 persone, tra cui 35 minori, e un numero imprecisato di dispersi.

La Regione Calabria, intanto, così come aveva annunciato, ha ritirato la propria richiesta.

Il gup deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di quattro militari della Guardia di finanza e due della Guardia costiera.

Si tratta di Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del Comando provinciale della Guardia di Finanza e del Reparto operativo aeronavale (Roan) di Vibo Valentia; Alberto Lippolis, comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti, ufficiale in comando tattico e controllo tattico al Roan di Vibo Valentia; Nicolino Vardaro, comandante del gruppo aeronavale di Taranto; Francesca Perfido, ufficiale di ispezione presso l’Italian Maritime Rescue Coordination Center (Imrcc) di Roma; Nicola Nania, ufficiale di ispezione al Centro secondario del Soccorso marittimo (V Mrsc) di Reggio Calabria. La Procura della Repubblica di Crotone contesta agli imputati i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, evidenziando una serie di negligenze e sottovalutazioni nelle operazioni di soccorso.
Nella scorsa udienza, svolta il 12 maggio, erano state depositate 113 richieste di costituzione di parte civile, provenienti principalmente da familiari delle vittime e dai superstiti della strage, ma anche da numerose associazioni e da partiti politici.
Tra le parti civili c’era anche quella della Regione Calabria che, però, stamattina è stata ritirata su disposizione della Giunta regionale che nelle scorse settimane aveva specificato di costituirsi solo contro gli scafisti.
L’udienza preliminare è stata caratterizzata dalle eccezioni degli avvocati degli imputati per chiedere l’estromissione dalle parti civili di gran parte delle associazioni in quanto non hanno un interesse diretto nella vicenda. Inoltre, è stato chiesto anche di estromettere alcuni familiari delle vittime poiché non sarebbe provato il rapporto di parentela.

Gli avvocati delle parti civili hanno ribattuto citando diverse sentenze che riconoscono il diritto alla costituzione di parte civile e rimandano la questione della verifica delle parentele al giudice dell’eventuale processo. Tra le associazioni e organizzazioni non governative che hanno chiesto di costituirsi parte civile figurano Arci, Codacons, Emergency, SOS Humanity, Sea Watch, Luis Michel, SOS Mediterranee Italia, Mediterranea, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Rifondazione Comunista.

Si tratta di Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del Comando provinciale della Guardia di Finanza e del Reparto operativo aeronavale (Roan) di Vibo Valentia; Alberto Lippolis, comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti, ufficiale in comando tattico e controllo tattico al Roan di Vibo Valentia; Nicolino Vardaro, comandante del gruppo aeronavale di Taranto; Francesca Perfido, ufficiale di ispezione presso l’Italian Maritime Rescue Coordination Center (Imrcc) di Roma; Nicola Nania, ufficiale di ispezione al Centro secondario del Soccorso marittimo (V Mrsc) di Reggio Calabria. La Procura della Repubblica di Crotone contesta agli imputati i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, evidenziando una serie di negligenze e sottovalutazioni nelle operazioni di soccorso.

Nella scorsa udienza, svolta il 12 maggio, erano state depositate 113 richieste di costituzione di parte civile, provenienti principalmente da familiari delle vittime e dai superstiti della strage, ma anche da numerose associazioni e da partiti politici.

Tra le parti civili c’era anche quella della Regione Calabria che, però, stamattina è stata ritirata su disposizione della Giunta regionale che nelle scorse settimane aveva specificato di costituirsi solo contro gli scafisti.

L’udienza preliminare è stata caratterizzata dalle eccezioni degli avvocati degli imputati per chiedere l’estromissione dalle parti civili di gran parte delle associazioni in quanto non hanno un interesse diretto nella vicenda. Inoltre, è stato chiesto anche di estromettere alcuni familiari delle vittime poiché non sarebbe provato il rapporto di parentela.

Gli avvocati delle parti civili hanno ribattuto citando diverse sentenze che riconoscono il diritto alla costituzione di parte civile e rimandano la questione della verifica delle parentele al giudice dell’eventuale processo. Tra le associazioni e organizzazioni non governative che hanno chiesto di costituirsi parte civile figurano Arci, Codacons, Emergency, SOS Humanity, Sea Watch, Luis Michel, SOS Mediterranee Italia, Mediterranea, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Rifondazione Comunista.

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